Alps Hockey League, l’Asiago vince la serie dei quarti contro il Cortina. Gherdeina e Wipptal eliminati in Slovenia

Arrivano  i primi verdetti per i quarti di finale della Alps Hockey League. Asiago, Lubiana ed Jesenice non sbagliano il loro primo match point e vincono le rispettive serie dei quarti con uno “sweep” per 3:0. Il generoso Vipiteno non riesce a ripetere la prova maiuscola di Gara 2 e cede alla distanza contro la corazzata slovena. I Draghi Verdi eliminano il Wipptal con un netto successo per 6:0 ed il settimo shutout di Paavo Holsa. L’Asiago conquista la sua terza semifinale in Alps al termine di una gara in cui è stato sempre al comando contro il Cortina. Il goal di Massimo Cordiano (2:1), sul finire del secondo tempo, illude gli ampezzani per un recupero ma nel terzo periodo i giallorossi stroncano ogni rimonta dei biancocelesti e chiudono sul 4:1. Doppietta per Alex Frei. Per il Cortina solo tre goal in tre partite di questi quarti playoff. Non basta un grande cuore al Gherdeina. Le Furie giocano un’altra prova di valore a Jesenice e passano anche in vantaggio contro i Red Steelers. Emozionanti gli ultimi 2 minuti di gioco, come nelle altre due gare della serie, con il Gherdeina che cerca di scardinare la porta del “muro” Zan Us ma proprio al 59:59 McGowan manca il possibile pareggio a porta sguarnita. I Red Steelers piegano la resistenza dei ladini per 3:2 ed approdano alla quarta semifinale della loro storia, un record per la Alps visto che nessuna squadra ha mai raggiunto consecutivamente le semifinali (eccetto lo scorso anno per il fermo imposto dalla pandemia). In questo giovedì di Pasqua, è entrato in scena anche il Val Pusteria sul ghiaccio di casa. La formazione giallonera è stata sonoramente sconfitta per 6:0 dal Lustenau nella serie al meglio delle tre gare. I gialloneri, privi di 7 titolari, ora devono vincere in trasferta se non vogliono uscire dai quarti. Sabato la seconda sfida nel Voralrberg come unica gara dei quarti dell’unica serie ancora in essere. In base a chi passerà tra Lupi e Leoni si decideranno gli accoppiamenti delle semifinali con la migliore che incrocia sempre la peggiore classificata.

 

 

L’Asiago conquista il derby veneto per 4:1 contro il Cortina e non sbaglia il primo match-point della serie. La formazione di coach Petri Mattila si porta in vantaggio con Alex Frei (doppietta) e poi ci rimane per tutto l’incontro anche se alla fine del secondo tempo Massimo Cordiano dimezza lo svantaggio per i biancocelesti.  L’Asiago arriva alla terza semifinale Alps della sua storia. Il Cortina non riesce a sbloccarsi in attacco con solo tre marcature in 3 partite ed esce dei quarti.

Terzo atto fra Asiago e Cortina ma con una sceneggiatura completamente diversa rispetto alle prime due sfide in questo quarto di finale tutto italiano. I padroni di casa ritrovano Simone Olivero e per la seconda volta in stagione sono al gran completo. Anche il Cortina può disporre della formazione migliore.

Gli Stellati cominciano subito mettendo grande pressione alla difesa cortinese che però mostra subito qualche pecca di concentrazione: Alex Frei taglia al centro sul filo del fuorigioco, elude l’intervento di Vaionen e va a segno rompendo l’equilibrio del match (10’). Il Cortina accusa il colpo, sente le gambe pesanti perdendo lucidità e lasciando praticamente il dominio della situazione ad un Asiago che però non riesce a passare sulle tre superiorità numeriche concesse dai cortinesi, lontani parenti da quelli visti nelle prime due partite di playoff.

Nella seconda frazione gli ospiti danno pochi segni di vita sul ghiaccio, senza riuscire a sfruttare una serie di 4 superiorità numeriche dove la squadra di Machacka combina ben poco se non una ghiotta occasione di Luca Zanatta ma Vallini è decisivo. Al 29’ Gellert trova il goal del raddoppio con un tiro dalla blu che trova De Filippo impreparato. L’Asiago avrebbe il colpo dell’ulteriore allungo per chiudere anticipatamente la questione ma sbaglia almeno 4 reti fatte fra McParland e Mantenuto che non riescono a battere De Filippo. Chi sbaglia paga e anche in questo caso arriva il gol che riapre la partita, con Massimo Cordiano che a poco meno di due minuti dal termine manda le due squadre al secondo riposo sul 2-1 per i giallorossi.


Si torna sul ghiaccio con spiriti diversi. Cortina rinfrancato cerca il tutto per tutto contro un Asiago che, rispetto alla squadra vista prima del gol subito, sembra concedere qualche metro in più agli avversari. Nonostante qualche occasione favorevole con l’uomo in più i cortinesi appaiono poco lucidi e senza riuscire a costruire qualcosa di pericoloso dalle parti di Vallini così che il sesto power play scivola via senza sussulti. Quando si torna in parità l’Asiago approfitta di un errore di passaggio ampezzano che innesta  Michele Marchetti, prontissimo a servire Frei che piazza il disco di rovescio con De Filippo incolpevole sul 3-1 stellato. Praticamente la partita finisce qui, visto che il Cortina torna ad essere confusionario, con poche idee e incapace di trovare valide soluzioni offensive nei confronti di un Asiago che mostra tutta la propria forza ed esperienza. La squadra di casa chiude gara 3 sul 4-1 con il gol di Michele Marchetti a porta vuota. Al suono della sirena finale gli stellati festeggiano il passaggio del turno con un netto 3-0 nella serie contro un Cortina volenteroso nonostante il netto calo di rendimento dei suoi uomini guida in questo playoff.

 

Tutte le foto di Asiago – Cortina sono di Vito De Romeo


Il Lubiana conclude il suo “sweep” con un perentorio successo per 6:0 contro il Vipiteno che vale il 3:0 nella serie dei quarti di finale. I Draghi Verdi non lasciano proprio nulla ad un generoso Vipiteno che comunque esce a testa alta dalla sfida contro gli sloveni.

Dopo la prova maiuscola ma infruttuosa di Bressanone, con la sconfitta di misura per 3:4, il Vipiteno è alla seconda trasferta nella capitale slovena. Il portiere titolare è ancora Jakob Rabanser. Il roster del Wipptal è come sempre non al meglio e privo di Ryan Valentini, René Deluca, Tommy Kruselburger, Daniel Soraruf e Dominik Bernard.

Il Lubiana cerca di chiudere subito la contesa contro i Broncos. Con una gara in crescendo, c’è la prima marcatura dei padroni di casa grazie al redditizio lavoro della terza linea. Il solito Vallerand parte al gran galoppo in zona neutra, elude la marcatura di Niccolai, e poi serve al centro per uno dei top scorer degli sloveni: Nik Simsic, lanciato a rete, prima trova il gambale di Rabanser e poi, sul corto rebound concesso dall’estremo altoatesino, sblocca il punteggio (6’).  Poi il Lubiana cerca il raddoppio ma deve aspettare un po’. Un disco messo al centro è subito raccolto dagli avanti del Lubiana per la prima parata di Rabanser ma sulla velocissima ribattuta c’è il 2:0 di Ziga Pance (14’).

Nel secondo periodo, il colpo del ko segue dopo un solo minuto con un lampo di genio di rovescio di Vallerand, ed a questo punto, le riserve dei Broncos si esauriscono. La squadra fa del suo meglio, ma sul 3-0 ormai il dado è tratto. Al 33′ Gooch in contropiede ha la migliore occasione per accorciare e ottiene anche una penalità nell’azione, ma i Broncos non sono più in grado di mettere sotto pressione l’avversario nel conseguente powerplay. La squadra di casa prende sempre più il comando e prende il largo con le marcature di Ropret (in poweprlay) e Pance, e sul 5-0 dopo 40 minuti la partita è decisa.

Nel terzo tempo Vallerand, autentico mattatore della serie, trova la spatola di Music per il 6:0 (42’). Questa è anche l’ultima emozione della serata. Il Lubiana procede in semifinale dove non conosce ancora il suo sfidante. Per il Wipptal si conclude una stagione molto difficile ma chiusa con una proficua qualificazione ai quarti di finale dopo aver eliminato ai pre-playoff i Red Bull Hockey Juniors.


Ancora una volta il Gherdeina lotta contro Jesenice che non riesce mai a piegare fino in fondo la resistenza dei ladini. Quest’ultimi sempre sul punto di pareggiare ma colossale occasione di Brendan McGowan che avrebbe potuto portare all’overtime la terza sfida. Purtroppo il bomber canadese, già autore del primo pareggio (2:2),  fallisce a porta sguarnita e consegna la vittoria (3:2) e passaggio del turno ai Red Steelers. Quest’ultimi si dimostrano la squadra più continua della Alps con la quarta semifinale consecutiva.  Comunque sia onore al Gherdeina che ha disputato la sua migliore stagione di Alps.

Sembra la serata giuste per le Furie in questa sfida di playoff che si sta rivelando altamente equilibrata proprio per la grande maturità che i ladini dimostrano al cospetto di un forte avversario quali i Red Steelers.

Passano appena 64 secondi. Incursione di Patrick Tommasini  che serve Niemela che non ha problemi ad insaccare nella porta sguarnita. Per la prima volta i ladini passano in vantaggio. Ma dura poco. McGowan si ritrova contro Zan Us ma l’estremo sloveno ha la meglio. Jesenice si ricompatta e pareggia i conti al 5’ con un tiro che entra dopo aver colpito il palo e forse con Smith coperto sul tiro di Jan Jezovsek. Il ritmo indiavolato dei primi minuti si esaurisce. Wilkins viene fermato senza tanti complimenti verso la porta slovena e sul proseguimento dell’azione c’è il vantaggio balcanico con il serbo Dumic (17’). Il Gherdeina sembra accusare il colpo e la sirena leva gli ospiti da altre situazioni pericolose.

Nel secondo periodo il Gherdeina, poco alla volta, ritorna in partita e riacquisisce fiducia e soprattutto energia. Il poweplay dei ladini finalmente si concretizza sulla penalità a Saso Rajsar, giusto a metà gara. Lo special team dei gardenesi trova il pareggio con il 28esimo goal stagionale di Brandon McGowan. Il finale del periodo centrale è ricco di azioni da una parte e dall’altra ma nulla di fatto.

Nel terzo tempo il Gherdeina non sfrutta un altro powerplay mentre c’è un altro legno sul conto dei ladini. Proprio nel momento migliore delle Furie,  la quarta linea slovena segna il goal che si rivelerà decisivo per i Red Steelers con Timotej Kocar (2a rete stagionale) al termine di una bella combinazione (47’). Il team ladino non molla e rimane in partita. Smith esce quando mancano oltre due minuti di gioco. Willeit salva un goal a porta vuota. Questa grazia, però, non è sfruttata con il finale da brivido per Zan Us ma alla fine è Jesenice che vola in finale.


Il Lustenau vince a Brunico per 6:0 e si giocherà il primo match – point sabato in Austria, essendo stata ridotta la serie al meglio delle tre partite. I Lupi hanno dovuto contare sette assenti. Match già deciso dopo due tempi. Colin Furlong sostituito da Hannes Stoll al 33’.

Dopo una lunga attesa, inizia la serie tra Val Pusteria e Lustenau, che è stata ridotta a solo tre partite. I Lupi, come annunciato, sono privi di 7 giocatori. Manca Stephen Lee in difesa e 6 attaccanti: Massimo Carozza, Luke Pither, Alex De Lorenzo Meo, Max Oberrauch, Viktor Schweitzer e Davide Conci. Per riempire i ranghi d’attacco, entrano in gioco i giovani Hasler, Zecchetto e anche l’abile difensore Kevin Baumgartner, la maggior parte dei quali sono stati in servizio con il Bressanon (IHL). Lustenau deve fare a meno solo del portiere titolare Anthony Morrone.

Non a caso, entrambe le squadre iniziano la partita con molta cautela e le grandi occasioni per segnare rimangono scarse. Al 14′ minuto di gioco Brett Perlini ci prova ma Lukas Reihs controlla. Due minuti dopo, Lukas Haberl conclude da un angolo estremamente acuto e sorprende Colin Furlong per dare agli austriaci il vantaggio di 1:0. I Lupi provano a reagire, al 18′ un attacco della terza linea ma Kevin Baumgartner e Markus Steinkasserer non riescono a mettere il disco nella porta del Lustenau.

 

Purtroppo il terzo centrale non porta la svolta sperata, anzi: già dopo 3 minuti Perlini devia un tiro dalla lunga distanza di D’Alvise nella propria porta per il 2:0 per gli ospiti. A peggiorare le cose Cristellon riceve un bastone in faccia e deve essere curato negli spogliatoi. Al 32′ minuto la scena decisiva della partita, con un carica su Berger ed il disco che arriva ad Hrdina per il 3:0 degli ospiti. Al 33’° minuto, il capocannoniere D’Alvise ha aumentato il vantaggio a 4:0 per l’EHC con una grande mossa, dopo la quale Furlong ha lasciato la gabbia alla riserva Hannes Stoll. Al 36’ minuto, però, il team del Vorarlberg vola con Ozolins che aumenta il vantaggio austriaco dopo un bel passaggio incrociato di Karkls per il  5:0 e così la partita è già decisa dopo due terzi.

Nel periodo conclusivo Elias Wallenta fissa il punteggio sul 6:0 per il Lustenau che così si ritrova a giocare sabato in casa con il primo match-point della serie.


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