Short Track, la 7ª meraviglia di Arianna: la Fontana è ancora regina d’Europa

C’è ancora e sempre l’Italia lassù, a prendersi l’Europa e a guardare tutti dall’alto. Se ieri era stato il giorno di Martina Valcepina (Fiamme Gialle Predazzo), oro nei 500 e nei 1500 metri, la domenica di Dresda ha invece incoronato la padrona assoluta dello short track continentale: in Germania Arianna Fontana (Fiamme Gialle Predazzo) bissa il successo dello scorso anno a Torino e conquista il settimo titolo europeo in carriera proprio davanti all’altra azzurra, strepitosa seconda. La Freccia Bionda, prossima portabandiera ai Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018, centra la settima meraviglia dopo i trionfi del 2008, 2009, 2011, 2012, 2013 e 2017, raggiungendo così Evgenia Radanova in testa al ranking delle atlete più vincenti di sempre a livello continentale. Per Martina arriva invece il miglior piazzamento in carriera in un Europeo dopo i terzi posti di Heerenveen 2011 e Mladò 2012. Un week-end perfetto alla EnergieVerbund Arena.

Il sorpasso della Fontana, seconda nella classifica overall a inizio giornata e in svantaggio di 39 punti sulla Valcepina, si intuisce dopo i 1000 e si concretizza al termine della superfinale dei 3000. Sulla prima distanza Arianna guadagna agevolmente l’accesso alla finale A e chiude prima dominando davanti all’olandese Schulting e alla tedesca Seidel mentre Martina raggiunge la finale B dove però una caduta la relega al quarto posto (l’ottavo complessivo). Gap che si riduce così fino a sei sole lunghezze. Nei 3000 la portabandiera azzurra fa quanto basta per firmare l’ennesimo capolavoro: il secondo posto alle spalle della russa Prosvirnova le vale sorpasso e titolo in virtù della 7ª posizione di Martina Valcepina. Fontana chiude a 84 punti la sua classifica overall, Valcepina a 70, con proprio la russa Prosvirnova a completare il podio a quota 49. Individuale che regala soddisfazioni anche al maschile dove Tommaso Dotti (Fiamme Oro Moena), ieri in finale B sia sui 500 che sui 1500, conquista la finale A dei 1000 chiudendo ai piedi del podio per soli 123 centesimi di secondo. Il milanese termina il suo europeo nella top ten della classifica overall: ottavo complessivo dopo la 6ª posizione nella superfinale dei 3000.

“Sono molto felice. Non ero venuta qui a Dresda per vincere a tutti i costi ma per trovare le sensazioni giuste anche in vista delle Olimpiadi. Nonostante qualche problemino di troppo nella giornata di ieri, non mi sono mai davvero preoccupata e oggi sono scesa sul ghiaccio tranquilla e rilassata, affrontando una gara alla volta con l’atteggiamento giusto – spiega la fresca campionessa europea, Arianna Fontana -. Il fatto di essere portabandiera a Pyeongchang mi dà responsabilità ma soprattutto mi carica: vedere che siamo in così tanti a fare bene e a vincere mi convince del fatto che le premesse sono le migliori a poche settimane dai Giochi. Il mio settimo titolo lo dedico ai miei genitori, alla mia famiglia e a chi mi sostiene ogni giorno, a partire dal fan club che anche qui a Dresda mi ha fatto sentire la sua presenza dandomi grande forza”.

Infine, le staffette. Al maschile Nicola Rodigari (C.S. Carabinieri), Yuri Confortola (C.S. Carabinieri), Tommaso Dotti ed Andrea Cassinelli (V.G. Torino) firmano il record italiano con il tempo di 6’36″827 ma chiudono al quarto posto la finale A, terminando così a un passo dal bronzo ottenuto lo scorso anno a Torino. Olanda, Russia e Ungheria arrivano infatti sul traguardo davanti agli azzurri, in ritardo di meno di mezzo secondo dalla terza piazza. Il quartetto femminile formato invece da Fontana, Valcepina, Lucia Peretti (C.S. Esercito Courmayeur) e Cynthia Mascitto (S.C. Courmayeur) chiude al quinto posto complessivo lasciandosi tutte le avversarie alle spalle, e in particolar modo all’Olanda, nella finale B di giornata. Un altro messaggio chiaro lanciato dal team tricolore in chiave olimpica. Insomma, tutto considerato, è un’Italia da sogno: se questo è l’antipasto, a Pyeongchang ci sarà da divertirsi.

Questo il commento, al termine delle gare, del commissario tecnico della nazionale italiana, Kenan Gouadec: “Week-end davvero grandioso. Arianna dopo le difficoltà di ieri si è ripresa alla sua maniera, vincendo, mentre Martina ha provato a dare tutto sui 1000: quando non è riuscita a centrare la finale A ha capito che nei 3000 sarebbe stato molto difficile evitare il sorpasso della Fontana. Voglio sottolineare anche l’ennesima ottima prova di Dotti: gli è mancata un po’ di fortuna per salire sul podio dei 1000 ma è stato bravissimo. L’unico rammarico è per le staffette: al femminile siamo arrivati davanti all’Olanda e questo ci dà fiducia per Pyeongchang. Avessimo centrato ieri la finale A… Per i ragazzi invece purtroppo non è bastato nemmeno fare il record italiano per centrare il podio, ma resta la grande performance. Chiudiamo questi Europei da dominatori e non averli preparati come obiettivo primario ci rende ancora più soddisfatti pensando alle prossime sfide“.

Qui, invece, tutti i risultati.

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