Alps Hockey League, Asiago, Lubiana e Jesenice raddoppiano il vantaggio nei quarti

Hanno preso una decisa svolta le serie dei quarti di finale della Alps Hockey League. Con le vittorie in trasferta,  Asiago, Lubiana e Jesenice conquistano, dopo Gara 1, anche Gara 2 e sono pronti a sfruttare, giovedì, il primo match point delle rispettive serie in casa. Ma grande resistenza delle formazioni che nel secondo match dei quarti hanno tentato di pareggiare. Cortina, Gherdeina e Wipptal hanno dato prova di grande tenacia con dei quarti di finale che sono molto equilibrati e molto ben giocati. Giovedì inizierà anche la serie tra Brunico e Lustenau.

 

Foto di Giovanni Castoldi –

Capolavoro Vipiteno che arriva al pareggio al 50’ e recupera due goal di svantaggio alla corazzata slovena del Lubiana. I Draghi Verdi, però, trovano in Vallerand il loro jolly che risolve un difficile match a meno di 5’ dalla fine per un 4:3 che da un lato esalta i Broncos, senza 5 titolari, dall’altra lascia l’amaro in bocca agli stessi Wipptal per come si era messa la gara.

Coach Dustin Whitecotton deve ancora fare a meno di René Deluca, Tommy Kruselburger e Ryan Valentini in attacco di e Daniel Soraruf e Dominik Bernard in difesa. Alessio Niccolai, dopo un piccolo infortunio a Lubiana, in occasione di Gara 1, è in pista ma non al meglio mentre Michael Hasler è già tornato a giocare regolarmente a Lubiana dopo aver subito un infortunio al viso nell’ultima partita contro il Salisburgo. Per i Broncos, come sempre, turnover in porta. Il giovane Jakob Rabanser è il goalie titolare dopo che in Slovenia il portiere è stato Jonathan Reinhart.

Stratosferico inizio del Lubiana che fa vedere pezzi di alta scuola tra intensità, ritmo, pattinaggio, gioco, fisicità e passaggi. Non a caso i Draghi Verdi hanno vinto la stagione regolare con largo anticipo. Tutta questa potenza di fuoco produce la rete di Marc-Oliver Vallerand (fino a febbraio giocatore dell’Appiano in IHL ) che con un “polsino” chirurgico porta avanti i Draghi Verdi  (6’). Si sveglia, poi, anche il Vipiteno che in contropiede, con Dante Hannoun, produce la prima vera occasione del Wipptal (8’) ma Holsa respinge. Altra accelerata dei balcanici nel finale che sfocia nel raddoppio: Ziga Pance taglia tutta la difesa ospite con un passaggio smarcante per  il goal di Anze Ropret (19:26). Ma il Vipiteno non si arrende. Qualche secondo dopo Hannes Oberdorfer lancia sul lungo Matthias Mantinger che con un tiro angolato, a mezza altezza, riaccende le speranze degli altoatesini.

Nel secondo periodo i Broncos giocano uno dei momenti migliori da un punto di vista difensivo. La sfuriata dei Draghi Verdi, infatti, non sortisce effetto. Poi, come già visto, nel primo tempo, il Wipptal cerca di dire la sua ma non trova nulla. Quando una robusta carica di capitan Fabian Hackhofer manda i Broncos in inferiorità, Matthias Mantinger sfiora il pareggio. Sulla continuazione del powerplay, il Lubiana costruisce l’allungo con Ziga Pance che trasforma in goal l’assist di Ropret in uno scambio di favori come in occasione del secondo goal sloveno.

Nel terzo tempo il Vipiteno ci crede e non guarda il tabellone. Continua a giocare molto bene in difesa. Poi verso metà partita, i Broncos diventano molto cinici e si rivede lo spirito di questa squadra già visto ai pre-playoff contro il Salisburgo. Concretizzare il più possibile. Così giusto in 123 secondi, a partire dal 48esimo, prima Dante Hannoun e poi Hannes Oberdorfer bucano la porta slovena per un incredibile 3:3. Ora il match è tesissimo ma il Lubiana riesce ad avere l’ultima parola. Ancora una volta è Vallerand l’asso nella manica. Il canadese sigla al 55’ e questo goal non sarà più recuperato dai Broncos che escono a testa altissima dalla pista di Bressanone dopo una grande prova contro il Lubiana.

Al Pranives, gara quasi fotocopia della prima e stesso risultato con Jesenice che conclude sul 3:1 e si guadagna il primo match point della serie. Niemela firma il pareggio a metà match ma poco dopo i balcanici ritrovano il vantaggio che non molleranno più.  Ancora una volta il Gherdeina lotta e si ritrova ad un passo dal nuovo pareggio. Ancora Zan Us sugli scudi. Doppietta per Jan Jezovsek.

Wilkins, Sullmann e Willeit – Foto Studio Kostner

Con la solita formazione, assente solo Samuel Moroder, il Gherdeina gioca la sua prima partita playoff in Alps sul ghiaccio di casa del Pranives dopo l’esordio con una sconfitta per 3:1, domenica, a Jesenice.

Gran partenza delle Furie che giocano a mille. Dopo un paio di occasioni ladine, c’è il contropiede di Jesenice che per poco non sblocca il parziale e con Smith che risolve in extremis. Il Gherdeina continua il suo pressing mentre i Red Steelers si limitano a controllare il gioco. Dopo un fallo sul giovane Soelva, i padroni di casa usufruiscono di un powerplay ma nulla da fare. Dopo 13 minuti, però, i balcanici colpiscono: disimpegno errato in zona difensiva e goal di Jan Jezovsek (12’). I ladini subiscono il colpo ma non ci sono altre marcature fino alla prima sirena.

Nel periodo centrale le Furie tornano a briglia sciolte e solo il palo nega a capitan Joel Brugnoli il possibile pareggio. Arrivano anche delle penalità sul conto degli ospiti. I ladini non si tirano centro indietro ma il protagonista è sicuramente l’estremo Zan Us che compie un paio di “big-save” o semplicemente miracoli sugli avanti gardenesi. Finalmente il finlandese Niemela (33’) riesce a scardinare la cassaforte balcanica. Ma la gioia dura poco. Passano appena 37 secondi ed i Red Steelers trovano la rete con Nick Stojan con un disco alto che colpisce il pomello o la stecca di Jake Smith e poi cade in porta. Gli animi si scaldano. La posta in palio è alta. Ma si va al secondo intervallo sul 2:1 e Jesenice che ringrazia il suo estremo.

Nel terzo periodo Smith viene graziato dal palo su una superiorità avversaria. Si continua sempre con un goal di differenza ed un Gherdeina sempre nel match. Al 53’arriva un’altra penalità sul conto degli sloveni ma ancora una volta il penalty killing degli ospiti è più efficace del powerplay delle Furie. Si arriva al momento decisivo del match con Smith che esce dai pali con largo anticipo ed a più riprese con coach Petrell che tenta il tutto per tutto. Tuttavia Jan Jezovsek è ancora decisivo ed infila a porta vuota il goal del 3:1 a 139 secondi dalla sirena conclusiva. Peccato. Ancora una volta il Gherdeina ha sfiorato l’impresa.

E’ ancora 2:1 per l’Asiago ma questa volta succede tutto nel terzo tempo. Il Cortina passa in vantaggio con Davide Faloppa ma immediata risposta dei giallorossi che in appena 68 secondi ribaltano il punteggio con Steven McParland e Davide Dal Sasso e così violano l’Olimpico. All’Asiago il primo match-point della serie.

Il Cortina ritrova Luca Zanatta, la cui ultima partita risaliva al 6 marzo scorso, mentre per l’Asiago è sempre assente Simone Olivero. A roster Filippo Rigoni.

Prima fase di gioco senza grandi occasioni, con gli ampezzani che provano a costruire contro un Asiago guardingo e concentrato  a non subire più di tanto le iniziative avversarie. Gli stellati passano indenni una fase di inferiorità numerica.  I ritmi di gioco fanno scivolare via il primo periodo nonostante il Cortina termini  la prima frazione cercando di non subire il ritorno di un Asiago che cerca spazio soprattutto sulle iniziative di Gellert  che però non trova sbocchi quando si tratta di concludere verso la gabbia di De Filippo.

Secondo tempo molto piacevole, con le due squadre che giocano a viso aperto senza risparmiarsi mantenendo i ritmi di gioco su livelli apprezzabili, così le occasioni cominciano a fioccare da una parte e dall’altra anche se mancano di precisione. Cazzola da una parte e Rosa dall’altra costruiscono le chance più  importanti nei primi minuti, con gli arbitri che lasciano correre anche su colpi al limite della regolarità. I minuti scorrono con Cortina che sembra più propositivo anche se quando l’Asiago porta pressione si fa pericoloso con McParland davanti allo slot di De Filippo che però sventa la minaccia. I padroni di casa sprecano un paio di occasioni favorevoli senza approfittare di qualche pausa della difesa avversaria, così si va al riposo ancora sullo 0-0.

Davide Faloppa ha realizzato la prima rete del Cortina mentre Dal Sasso quella vincente

Inizio del terzo periodo con l’Asiago che sembra innalzare là propria intensità di gioco, mettendoci anche il fisico e facendosi pericoloso con McParland che però non trova la deviazione vincente da posizione favorevole. Nel momento migliore dell’Asiago arriva la rete cortinese grazie all’uno contro zero di Faloppa (46’), bravissimo a freddare Vallini cono una conclusione secca. Ma l’entusiasmo ampezzano dura poco. McParland risolve la questione raccogliendo un rimbalzo nel traffico il pareggio  poi ci pensa DalSasso a ribaltare la situazione saltando il proprio marcatore e piazzando il disco dove DeFilippo non può intervenire. In 68 secondi i vicentini hanno fatto loro il match. Il Cortina cerca di reagire rimescolando le linee offensive per qualche cambio, approfittando anche di un piccolo calo della pressione asiaghese, e nei minuti finali tenta il tutto per tutto senza però trovare la via giusta per il pareggio. Asiago alla fine vincitore e primo match point giallorosso nella serie.

Michele Marchetti vs Marco De Filippo

 

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