FAQ – Riforma del Lavoro Sportivo

 

17.07.23

In merito alla riforma dello sport gradirei gentilmente sapere se vi saranno dei cambiamenti rispetto al passato nella gestione dei premi gara guadagnati all’estero, quindi tassati alla fonte e che fino ad ora non andavano a far reddito.

Premesso che la riforma non incide sull’aspetto fiscale dei “premi gara guadagnati all’estero” lo scrivente si permette di non condividere l’assunto che fino ad oggi non costituissero reddito.

 

I rimborsi spese esulano ancora dal compenso per l’allenatore?

Se trattasi di spese effettivamente sostenute e documentate e inerenti lo svolgimento della prestazione e che in caso di trasferta si sappia che questa scatta dal comunque di svolgimento della prestazione si i rimborsi spese esulano dal compenso.

 

Non è necessario che lo statuto verga redatto avanti un notaio?

Confermiamo.

 

Gli insegnanti di balletto e coreografi che non sono tecnici FISG e non possiedono partita iva possono avere un contratto cococo? Bisogna tesserarli FISG? E con che ruolo?

Al momento si deve ritenere che non sono lavoratori sportivi e pertanto nei loro confronti si applica la disciplina ordinaria dei rapporti di lavoro.

 


04.04.23

Nel Decreto si identificano le 18 ore per gli allenamenti. Questo orario è comprensivo anche di trasferte e partite per altre società?

Le 18 ore sono da intendersi al netto degli eventi agonistici. Le trasferte che vengono compiute per andare a partecipare delle gare oppure attività ufficiale agonistica riconosciuta dalla Federazione non rientrano nelle 18 ore. Nel caso in cui si vada in trasferta non per partecipare ad un evento sportivo, ma per andare a vedere la partita dei miei prossimi avversari, questo rientra nelle 18 ore solo nel caso in cui rappresenti un obbligo contrattuale.

 

La visita medica è solo per un rapporto di lavoro subordinato non per Co.co.co.?

La visita va prevista anche per il Collaboratore coordinato e continuativo.

 

L’Inail è prevista per il Co.co.co?

Il premio INAIL è previsto sopra i 5.000 euro per i Co.co.co. ed i lavoratori subordinati, mentre non c’è alcuna spettanza INAIL per i lavoratori con Partita IVA.

 

Dalla nuova stagione 2023/2024 tutti i contratti dovranno essere modificati?

Si, tutte le prassi operative e legali seguito fino ad oggi non saranno più utilizzabili, non essendo dunque più vigente l’Art 67 secondo comma del TUIR.

 

Il lavoratore sportivo (allenatore) con Reddito annuo inferiore a 15.000 euro come Cococo con contratto da gennaio ad agosto, può percepire le indennità relative alla disoccupazione?

Dal 2023 non maturerà sicuramente il periodo per poter dichiarare di essere disoccupato. Idem per i primi mesi del 2024, mentre dal 2025 dovrebbe riuscire ad essere in grado di percepire l’indennità di disoccupazione.

 

Il medico che assiste alle partite, nello specifico un medico in pensione che viene solo per un piccolo rimborso, dovrà emettere un qualche tipo di ricevuta?

La fattispecie rappresenta una situazione delicata e molto diffusa. Un medico ASL, al netto degli obblighi di comunicazione, a tempo pieno non ha partita IVA dunque non potrà emettere fattura. Nel caso fosse all’interno del sistema sportivo e rimanesse sotto i 5.000 euro è soggetto solamente alle ritenute del 20%: in questo caso è possibile inquadrarlo all’interno di prestazione occasionale.

 

I contributi previdenziali vengono calcolati solo da luglio 2023?

Si, il primo semestre del 2023, ai fini della disciplina sul lavoro sportivo, non rientrerà all’interno dei contributi previdenziali e inciderà solamente nella fascia fiscale esente (i 15.000 euro). La modalità di calcolo ella ritenuta e del contributo rimangono inalterati: nel caso un lavoratore abbia ricevuto prima di giugno 2023 dei compensi all’interno della fascia esente da 5.000 euro pagherà fin da subito i contributi previdenziali, mentre i contributi fiscali verranno pagati al
raggiungimento dei 10.000 euro. Ipotizzando un allenatore che abbia incassato da gennaio a giugno 2023 5.000 euro, nel periodo da luglio a dicembre 2023 pagherà da subito i contributi previdenziali, pagherà poi le ritenute fiscali soltanto al superamento dei 10.000.

 

Presumendo che la maggior parte dei giocatori e allenatori siano da collocare tra le Collaborazioni coordinate e continuative, per i pagamenti delle indennità sarà necessaria l’emissione di un cedolino?

Nel caso i lavoratori sportivi rimangano sotto i 15.000 euro annui basterà una semplice ricevuta, ma al momento non vi sono indicazioni operative poiché dovrà essere approvato un decreto entro aprile 2023 che dettaglierà la procedura operativa. Per compensi fino a 15.000 non sarà comunque necessaria l’emissione di alcun cedolino, mentre per quelli che superano la soglia bisognerà seguire gli adempimenti previsti dalla disciplina sul lavoro ordinaria.

 

Quando vengono tesserati alla Federazione i volontari, gli atleti, gli accompagnatori e anche i membri del consiglio direttivo, siamo coperti dall’assicurazione?

Sì, ma le novità relative al Decreto in oggetto riguardano la previsione di una polizza specifica di responsabilità civile verso terzi. Premesso che ad oggi si è ancora in attesa dei decreti che identificheranno i massimali di copertura verso la responsabilità civile, va prevista la copertura per il rischio di responsabilità civile in quanto i rischi “morte e infortuni” sono già coperti dall’attuale polizza federale.

 

La nuova disciplina troverà attuazione anche per giocatori ed allenatori stranieri?

Sì, poiché non è previsto di riconoscere alcun tipo di compenso differente rispetto ad un
lavoratore italiano.

 

Dato che molti giocatori hanno una parte fissa e una premiale, come vengono trattati i premi secondo il nuovo regime?

Non essendo stata prevista alcuna indicazione specifica sul tema, l’interpretazione è che il premio a contratto non possa intendersi come un premio, ma una distribuzione di merito. Riconoscendolo nel contratto, potrebbe essere inteso come un pagamento accessorio della prestazione già in essere e, quindi, seguire il trattamento del compenso stesso e non la disciplina del premio.

 

Può specificare la distinzione di contratto a tempo indeterminato e determinato nello sport?

Il contratto a tempo indeterminato nello sport non è previsto, poiché non può esistere una prestazione sportiva a carattere indeterminato. Tutti i contratti a tempo determinato per un massimo di 5 anni.

 

 

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