FISG, Fontana e Constantini-Mosaner premiati a Roma con il Collare d’Oro al Merito Sportivo

Un 2022 da record. Mai, nella storia, lo sport italiano aveva vinto tanto a livello olimpico, mondiale e continentale. Un bilancio eccezionale a cui hanno contribuito in maniera importante anche le discipline del ghiaccio protagoniste oggi nella meritata festa dello sport tricolore celebrata nella palestra monumentale di Palazzo H, all’interno dell’Università degli Studi del Foro Italico, sede della cerimonia di consegna dei Collari d’Oro.

Sul palco il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, che ha consegnato la massima onorificenza dello sport italiano agli insigniti.

A ricevere il premio la campionessa dello short track tricolore Arianna Fontana – a Pechino d’oro nei 500 metri, d’argento sia sui 1500 che con la staffetta mista -insignita del Collare d’Oro al Merito Sportivo così come la coppia oro olimpico nel mixed doubles di curling formata da Amos Mosaner (Aeronautica Militare) e Stefania Constantini (Fiamme Oro).

Premiati anche con la Palma d’Oro al Merito Tecnico gli allenatori Anthony Lobello, Claudio Pescia e Violetta Caldart.

Il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha celebrato una volta di più i successi di un 2022 aperto dai Giochi Olimpici Invernali di Pechino, edizione piena di soddisfazioni per l’Italia con 17 medaglie, secondo miglior risultato della storia dopo Lillehammer 1994 quando la spedizione azzurra conquistò 20 podi. “Sono contento – ha ammesso Malagò -. È un record assoluto per il Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ogni mattina mi sveglio e controllo la posizione dell’Italia rispetto agli altri Comitati Olimpici. Nel 2021 abbiamo chiuso al secondo posto, dietro agli Stati Uniti d’America, nel conto delle medaglie conquistate ai Giochi Olimpici, ai Mondiali e alle manifestazione equiparate, alle rassegne continentali. Allora dissi che sarebbe stato molto difficile ripetersi, invece siamo ancora sul podio. Questo nuovo record ci riempie d’orgoglio. È merito degli atleti, dei tecnici, delle federazioni, delle istituzioni, dei gruppi civili e militari“.

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