Mondiali: l’Ungheria piega il Blue Team

È arrivato il match della verità per la Nazionale di Stefan Mair che, dopo i due meritati successi contro Polonia e Ucraina, sfida l’Ungheria in un match che mette in palio punti pesantissimi in chiave promozione. Importantissima notizia a livello di roster per l’Italia: stringe i denti e rientra in pista Diego Kostner, uscito durante il secondo tempo con l’Ucraina per un colpo alla spalla, mossa questa che tiene inalterate le linee proposte da Mair e permette di girare con quattro blocchi offensivi. Nelle file ungheresi da segnalare invece due notifiche: tra i pali ritorna Miklos Rajna, impegnato nel primo match contro il Giappone, e torna dopo due giornate di squalifica Istvan Sofron, forte attaccante che milita nel Krefeld in DEL e che entra subito in prima linea a fianco di Koger e Sarauer (quest’ultimo uno dei tre nordamericani naturalizzati dalla formazione ungherese).

Si inizia sotto l’incessante tifo dei supporter mittle-europei, non numerosi come negli ultimi due scontri diretti giocati a Budapest ma sempre in grado di farsi sentire e colorare l’arena. I primi cinque minuti del match riservano poche emozioni, con le squadre attente innanzitutto a non scoprirsi, anche se è l’Ungheria  a giostrare principalmente nella metà pista italiana. I primi pericoli per la porta di Bernard arrivano intorno al sesto minuto, con Koger e Sarauer, quindi all’8.15 sono gli azzurri a farsi vedere con la terza linea e la penalità guadagnata da Giovanni Morini. In superiorità però l’Italia gioca male, e rischia moltissimo per una controfuga di Sofron fermata da Bernard, aiutato però dal fallo di Ramoser. Terminata la superiorità italiana e iniziato il power play ungherese arriva anche il gol: al 10.52 la gran botta dalla blu di Banham è deviato davanti alla gabbia da Koger ed è 1 a 0. Caricati dal vantaggio i magiari si rendono pericolosissimi in altre due occasioni, ma Bernard salva, quindi sembra che nel finale di tempo l’Italia riesca ad uscire dal guscio e a costruire qualcosina,  ma al 17.52 gli ungheresi raddoppiano con Magosi, autore di una fucilata al volo immediatamente dopo l’ingaggio vinto nel terzo offensivo da Nagy. Anche qui Bernard incolpevole. A 65 secondi dalla fine ecco gli azzurri, con un bel tiro di Marchetti che crea una mischia davanti a Rajna, ma non viene sfruttato al meglio. Magiari avanti 2 a 0 alla prima sirena, al termine di 20 minuti dove hanno giocato meglio schiacciando a più riprese un Italia incapace di reagire con costrutto.

Il secondo periodo si apre con il secondo power play azzurro che sfuma, quindi l’Ungheria per due volte ha sulla stecca il punto del k.o.: due contropiedi chiusi da Szirany e Vas costringono Bernard a due grandi parate, che tengono vive le speranze azzurre. Poco dopo però di colpo gli italiani sembrano rinvigorirsi di colpo, in seguito ad una bella percussione di Frigo. Una superiorità dal 24.32 vede il Blue Team giostrare bene il disco, e sfiorare il gol con un’azione di Gander che si accentra ma viene fermato all’ultimo da Rajna, quindi qualche istante dopo tiro pericoloso di Ramoser fuori di poco. L’occasione capitale arriva comunque al minuto 32.58: magiari in power play, Bernard ruba il disco e scappa con Ramser, a cui non sembra vero di essere in due contro zero. I giovani azzurri però tentennano un po’ troppo, e il tiro di Bernard a tu per tu con Rajna termina a lato. L’ultimo sussulto del periodo centrale per i ragazzi di Mair è un tiro di Marco Insam, parato in due tempi, quindi nel finale squadre allungatissime e Ungheria ancora pericolosa, ma imprecisa, in controfuga. Sempre 2 a 0 a 20’ dalla fine dei tempi regolamentari.

I primi minuti del terzo periodo non offrono grandi emozioni, ma quando queste arrivano fanno male, dato che al 43.01 l’Ungheria trova il pesantissimo gol del 3 a 0: tutta farina del sacco di Sofron, che entra nel terzo, salta Trivellato e spara un gran tiro ad incrociare che si spegne nel sette. Ormai gli azzurri sono spalle al muro, e serve una riscossa. Ci prova prima Marco Insam, poi al 45.16 arriva anche il gol della speranza, con Egger bravo nel segnare al volo da destra dopo un perfetto disco smarcante di Ihnacak per il 3 a 1. Poco dopo però prima Anton Bernard e poi Egger prendono due penalità quasi consecutive, lasciando l’Ungheria in 54 secondi con la doppia superiorità numerica. L’applicazione difensiva comunque è ottima, e gli azzurri si salvano.

 Intorno a metà frazione poi due occasioni da mordersi le mani: prima Gander sbaglia col rovescio davanti alla gabbia, poi Ihancak non arriva col tempismo giusto su un disco in mezzo di DiCasmirro al 53esimo. Passata la paura l’Ungheria serra i ranghi, e per lunghi minuti si limita a controllare il gioco difendendosi strenuamente davanti ad un comunque positivo Rajna, che al 57.20 para di faccia su una botta a colpo sicuro ancora di Egger, quindi sul ribaltamento dell’azione Andreas Bernard deve salvare sullo scatenato Sofron tutto solo davanti a lui. Stefan Mair si gioca le sue ultime chance chiamando il timeout al 57.51, e togliendo il goalie dopo l’avvio dell’azione qualche secondo dopo. Non basta però l’uomo di movimento in più per mettere paura all’Ungheria, che trova anche il gol a porta vuota al 59.16 con il solito Sofron, che praticamente dalla sua gabbia spara il puck che chiude definitivamente i conti con il punto del 4 a 1.

Con questo risultato l’Ungheria si porta al secondo posto scavalcando l’Italia. Il girone è dominato sempre dal Kazakistan che nel primo pomeriggio ha sonoramente battuto il Giappone per 7-2 e continua a punteggio pieno al comando della classifica del Mondiale. 

 

A fine partita, il capitano Anton Bernard fa una disamina sincera di quanto avvenuto nei tre tempi: “Siamo partiti molto male. Nonostante ci fossimo preparati al meglio, l’Ungheria è riuscita a metterci in chiara difficoltà. Tuttavia nel secondo e terzo tempo si è vista la reazione del Blue team che ha cercato di recuperare. Le occasioni ci sono state ma il disco non è entrato. Il terzo gol ci ha piegato e qui dobbiamo imparare a gestire i tempi in difesa. Ancora una volta abbiamo provato a reagire fino all’ultimo ma il tempo ha giocato a favore dell’Ungheria. La chance di promozione ci sono ancora  e daremo il massimo nelle ultime due gare. La sconfitta di questo pomeriggio è da dimenticare in fretta e non cancella quello che fin qui abbiamo fatto di buono con una squadra tanto giovane. Ora saremo maggiormente concentrati contro il Giappone. E’ una sfida che non dobbiamo sottovalutare. Anzi sarà molto insidiosa. Non conta che siano ancora a zero punti dopo tre gare. Tuttavia confido in un gruppo molto unito e molto compatto che saprà reagire alla sconfitta. Le energie ci sono e vogliamo dimostrare ancora molto in questo Mondiale. Sono onorato di fare parte di questa squadra e di avere i gradi di capitano.”

Il coach Stefan Mair analizza la prima sconfitta dell’Italia: “Abbiamo perso la partita nel primo tempo. L’Ungheria ci ha creato grandi problemi con un forechecking aggressivo. Anche gli ultimi 5 minuti del secondo tempo non sono stati giocati al meglio. Nel terzo tempo ci sono state un paio di buone e chiare occasioni, però, non siamo riusciti a sfruttare un paio di rimbalzi. I nostri errori sono stati puniti. Il prossimo impegno contro il Giappone diventa molto difficile. È una squadra che pattina tanto e dovremo essere molto attenti.

 

MONDIALI – DIVISIONE I – GRUPPO A – CRACOVIA – POLONIA (19-25 aprile 2015)

Italia –Ungheria 1-4 (0-2/0-0/1-2)

Marcatori: 10:52 (0-1) D.Koger (F.Banham/A.Sarauer); 17:52 (0-2) B.Magosi (K.Nagy); 43:01 (0-3) I.Sofron (M.Vas/D.Koger); 45:16 (1-3) A.Egger (B.Ihnacak/M.A.Zanatta); 59:16 (1-4) M.Vas a porta vuota; 

Formazione Italia: Andreas Bernard 58:42 (T.Tragust); A.Helfer-A.Hofer; S.Marchetti-D.Sullivan;  A.Egger- M.A.Zanatta; L.Zanatta – L. Trivellato; J.Ramoser-A.Bernard- M.Gander; N.Di Casmirro-B.Ihnancak-M.Insam; G.Morini-D.Kostner-L.Frigo; R.Andergassen-A.Frei-L.Felicetti; All:S.Mair;

Formazione Ungheria: M.Rajna 60:00 (B.Balizs); T.Metcalfe-B.Sziranyi; A.Orban-T.Pozsgai; B.Goz-M.Vas; D.Kiss; A.Sarauer-D.Koger-I.Sofron; B.Sebok-F.Banham-J.Hari; C.Kovacs-C.Ederly-J.Vas; K.Nagy-P.Vincze-B.Magosi; All. R. Chernomaz; 

Tiri in porta: Italia 11 (1/6/4) – Ungheria 21 (6/7/8); 

Penalità: Italia 5×2′ – Ungheria 4×2′; 

Calendario e risultati Mondiali di Cracovia 

Domenica 19 aprile 

Ungheria – Giappone 4-2 (1-1/1-1/2-0)
Ucraina – Kazakistan 2-5 (0-2/0-1/2-2)
Polonia – Italia 1-2 (0-1/1-1/0-0)

Lunedì 20 aprile

Kazakistan – Ungheria 5-0 (1-0/3-0/1-0)
Italia – Ucraina 2-1 d.t.s. (0-0/1-1/0-0/1-0)

Giappone – Polonia 0-2 (0-0/0-0/0-2)

Mercoledì 22 aprile

Kazakistan – Giappone 7-2 (3-0/0-0/4-2)
Italia – Ungheria 1-4 (0-2/0-0/1-2) 
ore 20:00 Polonia – Ucraina

Giovedì 23 aprile

ore 13:00 Giappone – Italia Diretta su Rai Sport 2
ore 16:00 Ucraina – Ungheria
ore 16:30 Kazakistan – Polonia

Sabato 25 aprile

ore 13:00 Giappone – Ucraina
ore 16:30 Italia – Kazakistan Diretta RAI web Sport 
ore 20:00 Ungheria – Polonia

Classifica dopo la terza partita dell’Italia: 

1) Kazakistan 9 punti (+13)
2) Ungheria 6 punti (0)
3) Italia 5 punti (-1)
4) Polonia 3 punti (+1)*
5) Ucraina 1 punto (-4)*
6) Giappone 0 punti (-9)

* Una partita in meno 

Alexander Egger, autore dell’unico gol azzurro contro l’Ungheria, riceve il premio dopo il match. 

 

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