Qualificazione olimpica, Italia ko anche contro l’Ungheria

Tre partite, tre sconfitte. Un gol segnato, dieci subiti. I numeri, purtroppo, parlano chiaro, e certificano la fine del sogno olimpico per la nazionale italiana di hockey su ghiaccio che cade anche nell’ultimo match del torneo di qualificazione a Pechino 2022. Nonostante il predominio territoriale, gli azzurri si inchinano 2-1 ad un’Ungheria semplicemente più concreta sottoporta. Il ko lascia l’amaro in bocca all’Italia, che dopo essere andata in doppio svantaggio ha avuto la forza di rientrare in partita con un bel gol di Giovanni Morini, sfiorando il pareggio nel convulso finale. “È deludente chiudere in questo modo il torneo – ammette a fine partita coach Greg Ireland – sapevamo che sarebbe stato difficile, ma le aspettative erano decisamente diverse. Dobbiamo alzare il nostro livello di gioco, e per quanto mi riguarda mi prendo tutte le responsabilità per i mancati risultati. Un gol in tre partite non può essere sufficiente, le cose non sono andate come avremmo voluto anche se non posso imputare nulla alla squadra perché tutti hanno lottato fino alla fine”. “Ci aspettavamo molto di più da noi stessi – gli fa eco il difensore Thomas Larkin – indubbiamente la frustrazione di non riuscire a trovare il gol nonostante le occasioni create non ci ha aiutato, ma non possiamo cercare scuse: dovevamo e potevamo concretizzare di più, invece i risultati non sono stati all’altezza”.

Delusione sul pancone azzurro per il ko contro l’Ungheria (Foto: FISG)

Rispetto al match contro la Francia, coach Greg Ireland apporta un unico cambiamento al line-up. In difesa, dopo il colpo rimediato al volto, deve alzare bandiera bianca Casetti, il cui posto viene preso da Gios, mentre in gabbia ‘è cancora spazio per Andy Bernard,. Il pallino del gioco è quasi costantemente in mano all’Italia, che colleziona occasioni con Traversa, Magnabosco e Frank, senza però riuscire a sbloccare il punteggio. Dalla parte opposta si mette in luce soprattutto la prima linea formata da Sofron, Hari ed Erdely, quella decisamente più dotata dal punto di vista della qualità. In superiorità Miceli e Petan chiamano Rajna alla risposta decisiva, poi è Bernard a salvare il punteggio su Nagy in contropiede solitario. Nel secondo tempo si riparte con più Italia che Ungheria: Diego Kostner prova ad aggirare la gabbia avversaria trovando il gambale di Rajna, che poi è tenuto sotto pressione da un power-play azzurro al quale manca solamente l’acuto decisivo. Con il passare dei minuti, però, la luce inizia a spegnersi in casa Italia, ed è l’Ungheria a piazzare le tende in zona offensiva. Bernard salva su Terbocs, Garat e Magosi, poi con Petan nel penalty-box la nazionale incassa la rete dello 0-1. Conclusione di Sofron, Gergo Nagy raccoglie il disco e deposita alle spalle di Bernard. Il match diventa anche più nervoso, poi nel finale di tempo è un contropiede di Morini a far sperare in un pareggio che però non si concretizza neppure sul successivo rimbalzo di Frigo. Nell’ultima frazione la nazionale si getta disperatamente in avanti alla ricerca del primo gol del torneo: ci provano Petan e Miceli, ma l’incisività sotto porta non è esattamente l’arma in più della squadra di Ireland, che non concretizza neppure un ribaltamento due contro uno orchestrato da Morini e concluso da Larkin sul gambale di Rajna. La frustrazione cresce ulteriormente quando l’Ungheria trova il raddoppio con Mihaly ben appostato nello slot, e per porre fine all’incubo azzurro occorre attendere la bella iniziativa di Giovanni Morini che apre e chiude un bel triangolo con Frigo per la rete del 2-1. Il digiuno di reti finalmente termina dopo 173 minuti e 7 secondi. L’Italia ha quasi sette minuti per acciuffare un pareggio che, oggettivamente, sarebbe meritato. Negli ultimi due minuti l’occasione sembra propizia: azzurri in power-play, Bernard lascia spazio al sesto uomo di movimento, ma l’assedio alla gabbia ungherese non produce i frutti sperati.

Il gol della speranza segnato da Giovanni Morini (Foto: FISG)

UNGHERIA – ITALIA 2-1

PARZIALI: 0-0; 1-0; 1-1

MARCATORI: 38.13 G. Nagy (1-0 PP Sofron, Stipsicz), 47.23 Mihaly (2-0 Bartalis), 53.07 Morini (2-1 Frigo, S. Kostner)

UNGHERIA: Rajna (Arany); Pozsgai – Horvath, Sziranyi – Garat, Stipsicz – Szabo, Toth; Sofron – Hari – Erdely, Magosi – Bartalis – Mihaly, G. Nagy – Terbos – Papp, Benk – K. Nagy – Vas. Coach: Sean Simpson

ITALIA: Bernard (Fazio); Larkin – Trivellato, Glira – Spornberger, Miglioranzi – S. Marchetti, Gios; Miceli – Petan – Frank, Morini – S. Kostner – Frigo, Giliati – Traversa – Alberga, Hochkofler – D. Kostner – Deluca, Magnabosco. Coach: Greg Ireland

ARBITRI: Schrader – Sternat; Riecken – Waldejer

NOTE: tiri in porta Ungheria  24 (4, 13, 7) – Italia 30 (11, 9, 10), penalità Ungheria 14’ (4’, 6’, 4’) – Italia 10’ (2’, 6’, 2’)

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