Qualificazione olimpica: secondo tempo fatale con la Francia, gli azzurri dicono addio a Pechino

Il sogno olimpico dell’Italia dell’hockey su ghiaccio finisce in un pomeriggio di fine agosto sul ghiaccio della Arena Riga. Dopo la sconfitta 0-6 contro la Lettonia nel match d’esordio, gli azzurri si arrendono anche alla Francia. Uno 0-2 maturato tutto nel secondo tempo, con la doppietta decisiva di Treille. L’Italia chiude con l’amaro in bocca soprattutto per aver dominato in lungo e in largo il terzo tempo, ma il cuore azzurro non è bastato. Dopo un giorno di riposo la nazionale tornerà sul ghiaccio domenica 29 agosto alle 12 ora italiana (diretta su olympics.com) per l’ultimo impegno contro l’Ungheria. “Abbiamo dato tutto – è il commento di Tommaso Traversa a fine partita – e ci credevamo davvero nonostante la sconfitta di ieri. Il sogno olimpico è finito, ma vogliamo comunque onorare la maglia e il torneo”.  “Siamo delusi per la sconfitta – aggiunge coach Greg Ireland – ma non posso rimproverare nulla ai ragazz che oggi hanno lottato sino alla fine. Mi è piaciuta l’energia del primo tempo, nella terza frazione ci è mancata solo la fortuna, mentre nel secondo tempo ci siamo fatti schiacciare e abbiamo concesso troppe penalità”.

Rispetto al match contro la Lettonia, coach Ireland mischia completamente le carte in attacco, rivedendo tutti i blocchi offensivi. In gabbia, invece, fiducia ad Andy Bernard, chiamato immediatamente alla parata salva-risultato su un contropiede due contro uno chiuso dal giovane talento dei Columbus Blue Jackets, AlexandreTexier. Gli azzurri riassestano subito il baricentro e giocano a viso aperto, sfruttando soprattutto la velocità nelle ripartenze. Il disco buono sbuca da dietro porta per capitan Frank appostato nello slot, il quale però non riesce a correggere in rete. Lo stesso Frank finisce poco più tardi in panca puniti, ma l’arma in più dei francesi (3 gol su 5 in power-play contro l’Ungheria) si schianta sul muro eretto da Bernard. Una delle nuove linee che pare funzionare meglio è quella composta da Giliati, Alberga e Traversa, con quest’ultimo che trova due conclusioni pericolose nella stessa azione senza però riuscire a “bucare” Buysse. Dall’altra parte sale in cattedra Bernard, il quale tiene l’Italia in partita con un doppio intervento decisivo su Bertrand e Texier liberati da due disattenzioni difensive.

Il difensore azzurro, Enrico Miglioranzi (Foto: FISG)

Come spesso capita agli azzurri, il periodo più complicato è il secondo, che diventa quello decisivo ai fini del risultato. Dopo poco più di tre minuti Sacha Treille firma il vantaggio con una deviazione su tiro dalla distanza di Gallet, l’Italia soffre le pene dell’inferno in inferiorità, ma va anche ad un passo dal pareggio: contropiede lanciato da Giliati, deviazione nello slot di Traversa, l’impatto con il disco non è sufficientemente preciso. Al terzo tentativo il power-play transalpino colpisce, ed è ancora Treille a superare un Bernard superlativo grazie ad una precisa correzione su tiro di Texier. L’Italia perde Casetti che ci mette letteralmente la faccia su una conclusione francese dalla media distanza, poi nel finale di frazione gli azzurri non riescono a concretizzare la prima superiorità numerica della partita.

L’ultima frazione dimostra che il cuore azzurro batte ancora forte. L’Italia ci prova davvero in tutti i modi e mette sotto assedio la gabbia di un ottimo Buysse, il quale per ben due volte si salva con il casco sulle conclusioni di Miceli e Hochkofler. La gabbia francese è stregata soprattutto nel finale: il taglio di Miglioranzi sul secondo palo fa urlare al gol, ma il disco “muore” sul gambale del portiere avversario. A 2 minuti e mezzo dalla fine Ireland si gioca la carta del sesto uomo di movimento, e il 6 contro 5 si trasforma in un 6 contro 4 per una penalità. E’ un assalto all’arma bianca per tentare di riaprire il match, e l’ultimo sussulto è regalato da Petan il cui tocco a botta sicura è destinato in rete ma viene deviato da un altro intervento miracoloso di Buysse.

FRANCIA – ITALIA 2-0

PARZIALI: 0-0; 2-0; 0-0

MARCATORI: 23.23 Treille (1-0 Gallet, Bozon), 33.41 Treille (2-0 PP Texier, Chakiachvili)

FRANCIA: Buysse (Hardy); Chakiachvili – Bault, Manavian – Gallet, Crinon – Thiry, Hecquefeuille; Fleury – S. Da Costa – Roussel, Bellemare – Texier – Bertrand, Claireaux – Rech – Bozon, Ritz – Douay – Perret, Treille. Coach: Philipp Bozon

ITALIA: Bernard (Fazio); Larkin – Trivellato, Glira – Spornberger, Miglioranzi – Casetti, S. Marchetti; Miceli – Petan – Frank, Morini – S. Kostner – Frigo, Giliati – Traversa – Alberga, Hochkofler – D. Kostner – Deluca, Magnabosco. Coach: Greg Ireland

ARBITRI: Frandsen – Kaukokari; Golyak – Waldejer

NOTE: tiri in porta Francia 22 (9, 12, 1) – Italia 23 (6, 3, 14), penalità Francia 6’ (0’, 4’,2’) – Italia 8’ (2’, 6’, 0’)

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