Short Track, domani il via agli Europei di Torino

Le schegge dello short track sono pronte a sfrecciare sul ghiaccio di Torino. Tra il capoluogo piemontese e la spettacolare disciplina che si svolge sul ghiaccio il rapporto è radicato nella storia e sono tanti gli appuntamenti di caratura internazionale che si sono tenuti sotto la Mole negli ultimi 15 anni, con un posto speciale per l’Olimpiade del 2006. Da domani 13 gennaio a domenica 15 gennaio torneranno ad accendersi i riflettori sul Palavela, che si prepara ad accogliere tutti i migliori pattinatori del Vecchio Continente, in rappresentanza di 28 nazioni differenti. Torino, infatti, ospiterà per la terza volta nella sua storia i Campionati Europei indetti dall’Isu (International Skating Union, il massimo organo mondiale del pattinaggio) dopo averlo già fatto nel 2005 e nel 2009, con lo short track che si rivede invece a distanza di 10 anni, da quando, nel 2007, il ghiaccio del Palavela fu teatro prima dell’Universiade (gennaio) e poi di una tappa di Coppa del Mondo (novembre), mentre l’ultimo appuntamento di spicco che si è tenuto da queste parti è stata la tappa di Coppa del Mondo del novembre 2013, disputatasi al PalaTazzoli e valida come qualifica per i Giochi di Sochi 2014. 

Venerdì 13 gennaio si comincerà con le batterie delle tre distanze individuali (500, 1000, 1500), sabato 14 si disputeranno le finali dei 500 e dei 1500 metri. Domenica 15 sarà la volta delle finali dei 1000, seguite dalle Superfinali sui 3000 metri che assegneranno i titoli assoluti individuali e, in chiusura, dalle staffette, che invece assegneranno le medaglie a squadre. A questo link è possibile consultare il programma nel dettaglio: http://www.torino2017.com/program/

Dal 1997 (anno in cui sono stati istituiti gli Europei) ad oggi, l’Italia ha vinto dodici volte il titolo overall in campo maschile: 7 con il torinese Fabio Carta, 5 con il bormino Nicola Rodigari, con il trionfo più recente datato 2010. Tra le donne, le pattinatrici azzurre hanno trionfato otto volte: 3 con Marinella Canclini e 5 con Arianna Fontana, entrambe valtellinesi. L’ultima affermazione nostrana è quella del 2013 a Malmö con la Fontana che, proprio sul ghiaccio del Palavela, ha conquistato invece nel 2006 in staffetta la prima delle sue cinque medaglie olimpiche.

Questa la lista completa dei dieci atleti convocati dal commissario tecnico della nazionale italiana Kenan Gouadec per la rassegna continentale sul ghiaccio di casa: Tommaso Dotti (G.S. Fiamme Oro Moena), Nicola Rodigari (C.S. Carabinieri), Yuri Confortola (C.S. Carabinieri), Andrea Cassinelli (V.G. Torino), Davide Viscardi (Agorà Skating Team Milano), Arianna Fontana (G.S. Fiamme Gialle Predazzo), Martina Valcepina (G.S. Fiamme Gialle Predazzo), Arianna Valcepina (G.S. Fiamme Gialle Predazzo), Lucia Peretti (C.S. Esercito Courmayeur) e Cecilia Maffei (G.S. Fiamme Azzurre Roma).

L’accesso al Palavela sarà completamente gratuito e la Fisg (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio) ha promosso l’evento nelle scuole torinesi con una madrina d’eccezione quale Arianna Fontana: i ragazzi di elementari, medie e superiori popoleranno le tribune del palazzetto torinese nella giornata di venerdì per sospingere i pattinatori azzurri verso nuovi successi. I partner della Fisg in questo evento saranno la Suzuki, che metterà i propri mezzi a disposizione dell’organizzazione, la Gazzetta dello Sport (official media partner), Radio Veronica One (official radio), e Impakt, con i materassi di nuova generazioni che garantiranno la piena sicurezza e incolumità degli atleti in gara, mentre l’assistenza medica sarà assicurata dall’Istituto di Medicina dello Sport di Torino e quella fisioterapica da Fisio&Lab.

Sarà possibile essere sempre aggiornati in tempo reale sull’evento sul nostro sito o sulle nostre pagine Social ufficiali, mentre la Rai garantirà la messa in onda in diretta nelle seguenti fasce orarie:

 

Sabato 14 gennaio

15.30 – 18.00 diretta su Raisport 1

 

Domenica 15 gennaio

14.30 – 15.15 diretta su Raisport 1

16.30 – 18.00 diretta su Raisport 1

 

Photo Credit: Francesco A. Armillotta

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