Hockey, Mondiale Division I: Ungheria e Slovenia promosse in Top Division. L’Italia travolge la Corea ma non basta

Di fronte ai 5394 della Sparkasse Arena di Bolzano l’Ungheria supera l’Italia all’overtime per 3 a 2, in un match con tante emozioni e con la formazione azzurra che si è fermata a un passo dal successo: spettacolo anche sulle tribune, con l’impianto di via Galvani trasformato in una polveriera dalle due tifoserie. In precedenza la Slovenia aveva superato il Giappone per 3 a 1, mentre la Romania si era imposta per 3 a 2 sulla Corea del Sud. In virtù di questi risultati la Slovenia è già qualificata per la Top Division. Per conoscere la seconda formazione che andrà ai Mondiali di Top Division 2025 e la squadra retrocessa, sarà necessaria l’ultima giornata. L’Italia dovrà vincere nei 60 minuti regolamentari contro la Corea del Sud e sperare in una vittoria da tre punti della Slovenia sull’Ungheria.

Foto copertina Vanna Antonello / IIHF

Italia – Ungheria 2 a 3 OT 

L’Italia inizia con buon piglio, mettendo subito pressione alla retroguardia ungherese: un paio di tiri di Diego Kostner e una conclusione di Frank accendono i riflessi dell’estremo Balisz. L’Italia continua a macinare gioco e dispone della prima superiorità numerica: nei 120 secondi con l’uomo in più non ci sono però grosse chance. La formazione di Pelino continua a fare la partita, pur non riuscendo a sfondare nel corso di un ulteriore powerplay. Con il passare dei minuti l’Ungheria prova a prendersi metri di ghiaccio, Hadobas impegna Clara e poi gli Azzurri si difendono bene in penalty killing. Il primo parziale si chiude a reti inviolate dopo i nervi tesi tra Purdeller e Hadobas.

Foto Valentina Gallina/FISG

Il nervosismo si trascina anche nel periodo centrale, con due giocatori per parte nel pancone dei cattivi. Il match diventa un concentrato di emozioni sugli attacchi delle rispettive squadre. L’Ungheria ci prova a più riprese dalla blu, mentre Salinitri impegna Balisz che respinge con il gambale. L’Italia si fa nuovamente sotto, sfiorando il goal con Catenacci e cestinando un’ulteriore occasione con l’uomo in più. I magiari invece non si lasciano sfuggire la chance al 30:27, quando Sofron vince un contrasto con Amorosa e di rovescio insacca alle spalle di Clara. I successivi minuti vedono la formazione magiara più intraprendente, ma il momentum torna a girare a favore degli Azzurri che, nel corso di due powerplay consecutivi, lanciano l’assalto alla porta di Balizs: il pareggio arriva al 38:56, con un siluro al volo di Pietroniro che colpisce il pattino di Nilsson ed entra in rete. Italia vicina anche al vantaggio subito dopo, con Mantenuto che questa volta trova l’opposizione del portiere magiaro.

Foto Valentina Gallina/FISG

Il terzo tempo è un concentrato di emozioni. Mantenuto non incide in contropiede in situazione di inferiorità. Quando si torna a giocare in 5 contro 5, un tiro al volo di Mihaly – dopo un errore in uscita di zona degli Azzurri – permette all’Ungheria di portarsi nuovamente in vantaggio (42:35). Passano appena 73 secondi e l’Italia ritrova il pareggio con un tocco sottoporta di Frank. Ancora Italia, con Mantinger e Gazley a mettere i brividi ai magiari. Al 49° due big-chance su ambo i lati della pista: Sofron e Marchetti ma il risultato non cambia. Pietroniro non riesce a superare Balizs da buona posizione; altrettanto Kiss su Clara. Al 57° buona percussione degli Azzurri ma l’Ungheria si salva anche sull’ultima chance dei regolamentari ad opera di Mantenuto.
L’overtime è un concentrato di emozioni. Balizs salva tutto su Catenacci, mentre l’Ungheria colpisce il palo. Larkin e Salinitri hanno il disco della vittoria, ma l’attaccante Azzurro si fa fermare da una parata incredibile del goalie magiaro. E così, dall’altra, l’Ungheria risolve il match grazie a Varga, che finalizza l’azione orchestrata da Hari ad appena 66 secondi dalla sirena. Con questa vittoria la nazionale magiara si porta al 2° posto, con due punti di vantaggio sull’Italia. L’ultima giornata sarà decisiva per gli Azzurri.

Italia – Ungheria 2-3 OT (0-0; 1-1; 1-1; 0-1)
Reti: 30:27 Sofron (0-1); 38:56 Pietroniro (1-1); 42:35 Mihaly (1-2); 43:48 Frank (2-2); 63:54 Varga (2-3)
Tiri in porta: 41-21
Minuti di penalità: 10-16
Arbitri: Langin, Stano / Braten, Zgonc

Giappone – Slovenia 1 a 3

La Slovenia sale in testa al Mondiale dopo la vittoria contro il Giappone per 3 a 1. I balcanici si portano sul doppio vantaggio nel primo tempo e risolvono la gara a 28 secondi dalla fine dell’incontro, con un Giappone in grado sì di rientrare in partita, ma anche a complicarsi la vita con due penalità nel finale.

L’inizio della gara è secondo le aspettative della vigilia. La Slovenia parte subito di gran carriera, anche se la prima vera chance è giapponese con Hitosato. Poco dopo i balcanici si portano in vantaggio con una conclusione di Mehle (3:43). Il Giappone prova a rispondere con tanta energia, ma il match rimane saldamente nelle mani dei balcanici. Quest’ultimi raddoppiano dopo un turnover che permette a Simsic di insaccare il 2 a 0 (12:40). I nipponici cercano di recuperare: prima dispongono di una superiorità e poi costruiscono una grande chance finale, ma la Slovenia è sempre avanti di due al primo intervallo.

Sale poi in cattedra tra i pali Kroselj, molto attento su Sato. La Slovenia prova ad allungare nel risultato, ma il powerplay dei balcanici non produce effetti. Il Giappone prende coraggio ed accorcia le distanze con il capitano Nakajima Shogo ,che chiude una bella azione in velocità appena dopo la metà di gara. A questo punto il match cambia decisamente volto e diventa intenso e appassionante, con le due formazioni che si sfidano a viso aperto. Si registrano alcune occasioni importanti su ambo i lati della pista, ma alla fine del secondo tempo la Slovenia è sempre in vantaggio.

Anche nel terzo tempo la sfida resta molto combattuta e piacevole. Il Giappone cerca il pareggio e prova ad aumentare la pressione verso la porta di Kroselj, mentre la Slovenia cerca il colpo del K.O. Così gli ultimi 5’ minuti del terzo tempo diventano decisivi: i nipponici incappano in due penalità consecutive e il powerplay della Slovenia chiude i conti grazie a Drogz, autore di un elegante rovescio a 28 secondi dalla terza sirena, per il definitivo 3 a 1 dei balcanici.

Foto Vanna Antonello/IIHF

Slovenia – Giappone 3-1 (2-0; 0-1; 1-0)

Reti: 3:43 Ziga Mehle (1-0); 12:40 Nik Simsic (2-0); 30:39 Shogo Nakajima (2-1); 59:32 Jan Drozg (3-1/PP)
Tiri in porta: 31-31
Minuti di penalità: 8-8
Arbitri: Buss, Fernandez / Mantovani, Nittyl

Corea del Sud – Romania 2 a 3 

È la Corea del Sud che appare più intraprendente nelle prime battute di gioco. Sono due le chiare occasioni da goal costruite dai coreani nei primi 10’ dell’incontro. Anche nel prosieguo del match gli asiatici mantengono l’iniziativa, anche se gli avversari iniziano, timidamente, a portarsi verso la porta difesa da Yeonseung Lee. La volontà della Romania è premiata al 14°: il capitano Gliga ruba il disco in zona neutra e poi realizza al terzo tentativo. Romania avanti con il minimo scarto alla prima sirena.

Nel secondo tempo la Corea del Sud riprende il comando del gioco, ma per vedere un’occasione degna di nota bisogna aspettare il 28°, quando Sangwook Kim impegna Toke. Il ritmo sale di tono e di conseguenza arrivano anche le prime decisioni degli arbitri. Gli special teams non vanno a segno, ma il 2 a 0 rumeno arriva comunque a 119 secondi dalla fine del periodo centrale, ad opera di Sandor Szekely. 

La Corea del Sud inizia il terzo tempo in superiorità, ma la Romania resiste. I coreani riescono comunque a dimezzare lo svantaggio con una bella azione: Young Yun Lee apre per Sanghoon Shin, che realizza con un tiro al volo (43:02). Poco dopo Jungwoo Jeon colpisce un palo e gli asiatici continuano a farsi pericolosi, fino al 2 a 2: Jin Hui Ahn concretizza un powerplay con un one-timer (53:58). La Romania non demorde e torna a condurre con un tiro in diagonale, in inferiorità numerica, di Peter (55:31). L’assalto finale dei coreani non produce effetti e la Romania vince per 3 a 2.

Corea del Sud – Romania 2-3 (0-1; 0-1; 2-1)

Reti: 14:38 Roberto Gliga (0-1); 38:01 Otto Sandor-Szekely (0-2); 43:02 Sanghoon Shin (1-2); 53:38 Jin Hui Ahn (2-2/PP); 55:31 Balazs Peter (2-3)

Tiri in porta: 30-17
Minuti di penalità: 4-8
Arbitri: Hoppe, Zrnic / Concalves, Laguzov

 

Foto Vanna Antonello /IIHF

La classifica:
1. Slovenia 9 (13:6)
2. Ungheria 8 (13:7)
3. Italia 6 (12:9)
4. Romania 6 (7:15)
5. Giappone 4 (9:13)
6. Corea del Sud 3 (11:15)

Le prime due qualificate in Top Division 2025; l’ultima retrocessa in Divisione I – Gruppo B

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