Under 13 - LO/PI/AO
Anno sportivo 2018-2019

5° Turno Ritorno - Acinque Ice Arena - Varese (VA)

12627
19/01/2019
18:30
0 - 11
Ora d'inizio: 18:30
Ora di fine: 21:05
Team T1T2T3OTSO Finale
HC Varese 1977 U13 00000 0
Torino Bulls U13 16400 11
  • Arbitri
  • Provvedimenti

    Decisione n.GSP18143

    Data: 2019-01-25

    Documenti su cui si basa la decisione:
    Rapporto Arbitrale del 20/01/2019 relativo all'incontro (12627) di Att. Prom. Under 13 Lombardia-Piemonte-Aosta Under 13 - LO/PI/AO disputatosi a Palaghiaccio Albani (VA) il 19/01/2019 tra HC Varese 1977 U13 (743) e Torino Bulls U13 (669).
    Precedenti:
    Sanzione inflitta:
    per 0 giornate inflitte al giocatore Samuele Piccinelli per Piccinelli : dal rapporto arbitrale emerge che al minuto 36,00 il predetto giocatore, pattinando velocemente  per recuperare il disco posizionato in prossimità della balaustra, nella zona d’ angolo, veniva preceduto dall’ avversaria Trombetta Eleonora che, anch’essa in velocità, s’ impossessava del disco ma, non riuscendo a frenare la corsa, andava ad urtare contro la balaustra. Sopraggiungeva un attimo dopo il Picci= nelli Samuele che, incapace anch’ egli di arrestare la pattinata, andava a propria volta ad urtare la Trombetta Eleonora, compiendo in tal modo un’ inevitabile carica ai danni di quest’ ultima. La giocatrice colpita rimaneva dolorante sulla pista ghiacciata, lamentando dolore all’ altezza della schiena e della testa, nonostante il contrasto con il giocatore della squadra di casa fosse avvenuto all’ altezza del busto.
    Il direttore di gara sollecitava quindi l’ intervento di soccorso dei sanitari, al momento non presenti allo stadio, seppure preavvisati dalla società organizzatrice dell’ incontro, secondo la procedura prevista dalle NOFA Giovanili.
    Trasportata all’Ospedale di Varese dal personale dell’ autoambulanza giunta sul posto circa 15 minuti dopo l’ infortunio, si veniva a sapere, in serata, che le sue condizioni erano fortunatamente buone, non avendo gli esami radiografici rilevato la presenza di traumi significativi.
    Nonostante l’ arbitro avesse rilevato l’ assenza di particolare irruenza o di violenza o di  eccessiva durezza nella carica ed altresì esclusa qualunque volontà da parte del giocatore di ledere l’ altrui incolumità, il Piccinelli Samuele veniva punito con una penalità maggiore più penalità di partita di cattiva condotta per il fallo di carica alla balaustra.
    Ciò premesso, occorre rilevare come, in base all’art.2, n.3 del Regol. di Giustizia, la punibilità di un tesserato è subordinata alla prova che egli abbia agito con dolo o colpa.
    Posto che è categoricamente da escludere che il Piccinelli Samuele abbia intenzionalmente compiuto il fallo addebitatogli ed ancor meno voluto le conseguenze lesive patite dalla Trombetta Eleonora, resta da verificare se egli abbia agito con leggerezza, imprudenza od imperizia.
    A parere di questo Giudice Sportivo nessun rimprovero può essere mosso all’ atleta, neppure quello di non avere adeguato la propria velocità di azione alla situazione concreta e di essersi conseguentemente trovato nella condizione di non riuscire a decelerare in tempo utile per evitare l’ impatto con l’ avversaria.
    A tale proposito si consideri che, in virtù della giovanissima età,  i due atleti verosimilmente non hanno ancora assimilato la migliore tecnica di pattinaggio, né quindi sono in grado di dosare e controllare attentamente la forza  da imprimere ed impressa alla propria pattinata e neppure di arrestare la corsa in modo sufficientemente repentino ed idoneo ad evitare lo “scontro” con l’ avversario. Ad un tale assunto si può agevolmente pervenire soltanto che si consideri che già la Trombetta Eleonora, un attimo prima del Piccinelli Samuele, ha dato prova della medesima limitata abilità di quest’ ultimo nel pattinaggio, non riuscendo anch’ essa a frenare  tempestivamente e quindi ad evitare il forte impatto contro la balaustra.
    Questa stessa circostanza, ovvero l’ urto violento contro la balaustra subito dalla Piccinelli Eleonora per sua stessa imperizia, rende poi assai problematico stabilire se le conseguenze lesive da essa patite siano attribuibili proprio a tale evento, piuttosto che alla successiva  carica (involontaria) subita.
    Preme da ultimo sottolineare l’ atteggiamento di immediata e sincera preoccupazione manifestata dal Piccinelli Samuele per le condizioni fisiche della giovane “collega”, nonché le ripetute scuse pronunciate dallo stesso e rimarcate anche dall’ arbitro nel suo dettagliato rapporto sull’ accaduto: tale comportamento è un esempio di etica sportiva, quella che troppo spesso viene purtroppo a mancare sui campi di gara ed anche al di fuori, magari ad opera di tesserati ben più che maggiorenni  e titolari di incarichi societari di prim’ ordine  e che invece andrebbe sempre mantenuta ed insegnata da subito, ai più giovani, ancor prima della tecnica di gioco.
    Per tutte le ragioni esposte, si ritiene pertanto di non comminare all’ atleta  Piccinelli Samuele alcuna sanzione disciplinare in aggiunta alla già grave punizione inflittagli dall’ arbitro sul campo di gara.
    Motivazione:
    Samuele Piccinelli : dal rapporto arbitrale emerge che al minuto 36,00 il predetto giocatore, pattinando velocemente  per recuperare il disco posizionato in prossimità della balaustra, nella zona d’ angolo, veniva preceduto dall’ avversaria Trombetta Eleonora che, anch’essa in velocità, s’ impossessava del disco ma, non riuscendo a frenare la corsa, andava ad urtare contro la balaustra. Sopraggiungeva un attimo dopo il Picci= nelli Samuele che, incapace anch’ egli di arrestare la pattinata, andava a propria volta ad urtare la Trombetta Eleonora, compiendo in tal modo un’ inevitabile carica ai danni di quest’ ultima. La giocatrice colpita rimaneva dolorante sulla pista ghiacciata, lamentando dolore all’ altezza della schiena e della testa, nonostante il contrasto con il giocatore della squadra di casa fosse avvenuto all’ altezza del busto.
    Il direttore di gara sollecitava quindi l’ intervento di soccorso dei sanitari, al momento non presenti allo stadio, seppure preavvisati dalla società organizzatrice dell’ incontro, secondo la procedura prevista dalle NOFA Giovanili.
    Trasportata all’Ospedale di Varese dal personale dell’ autoambulanza giunta sul posto circa 15 minuti dopo l’ infortunio, si veniva a sapere, in serata, che le sue condizioni erano fortunatamente buone, non avendo gli esami radiografici rilevato la presenza di traumi significativi.
    Nonostante l’ arbitro avesse rilevato l’ assenza di particolare irruenza o di violenza o di  eccessiva durezza nella carica ed altresì esclusa qualunque volontà da parte del giocatore di ledere l’ altrui incolumità, il Piccinelli Samuele veniva punito con una penalità maggiore più penalità di partita di cattiva condotta per il fallo di carica alla balaustra.
    Ciò premesso, occorre rilevare come, in base all’art.2, n.3 del Regol. di Giustizia, la punibilità di un tesserato è subordinata alla prova che egli abbia agito con dolo o colpa.
    Posto che è categoricamente da escludere che il Piccinelli Samuele abbia intenzionalmente compiuto il fallo addebitatogli ed ancor meno voluto le conseguenze lesive patite dalla Trombetta Eleonora, resta da verificare se egli abbia agito con leggerezza, imprudenza od imperizia.
    A parere di questo Giudice Sportivo nessun rimprovero può essere mosso all’ atleta, neppure quello di non avere adeguato la propria velocità di azione alla situazione concreta e di essersi conseguentemente trovato nella condizione di non riuscire a decelerare in tempo utile per evitare l’ impatto con l’ avversaria.
    A tale proposito si consideri che, in virtù della giovanissima età,  i due atleti verosimilmente non hanno ancora assimilato la migliore tecnica di pattinaggio, né quindi sono in grado di dosare e controllare attentamente la forza  da imprimere ed impressa alla propria pattinata e neppure di arrestare la corsa in modo sufficientemente repentino ed idoneo ad evitare lo “scontro” con l’ avversario. Ad un tale assunto si può agevolmente pervenire soltanto che si consideri che già la Trombetta Eleonora, un attimo prima del Piccinelli Samuele, ha dato prova della medesima limitata abilità di quest’ ultimo nel pattinaggio, non riuscendo anch’ essa a frenare  tempestivamente e quindi ad evitare il forte impatto contro la balaustra.
    Questa stessa circostanza, ovvero l’ urto violento contro la balaustra subito dalla Piccinelli Eleonora per sua stessa imperizia, rende poi assai problematico stabilire se le conseguenze lesive da essa patite siano attribuibili proprio a tale evento, piuttosto che alla successiva  carica (involontaria) subita.
    Preme da ultimo sottolineare l’ atteggiamento di immediata e sincera preoccupazione manifestata dal Piccinelli Samuele per le condizioni fisiche della giovane “collega”, nonché le ripetute scuse pronunciate dallo stesso e rimarcate anche dall’ arbitro nel suo dettagliato rapporto sull’ accaduto: tale comportamento è un esempio di etica sportiva, quella che troppo spesso viene purtroppo a mancare sui campi di gara ed anche al di fuori, magari ad opera di tesserati ben più che maggiorenni  e titolari di incarichi societari di prim’ ordine  e che invece andrebbe sempre mantenuta ed insegnata da subito, ai più giovani, ancor prima della tecnica di gioco.
    Per tutte le ragioni esposte, si ritiene pertanto di non comminare all’ atleta  Piccinelli Samuele alcuna sanzione disciplinare in aggiunta alla già grave punizione inflittagli dall’ arbitro sul campo di gara.


    Spese di procedura addebitate:


    Il Giudice Sportivo
    Franco
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