Doppia sfida: la Polonia batte l’Italia 3-1

Italia – Polonia 1-3 (1-0/1-0/1-0)

Marcatori: 06.43 (0-1) B.Pociecha (G.Pasiut/M.Urbanowicz); 12:53 (1-1) E.Caletti (L.Frigo/C.Willeit); 34:51 (1-2) B.Pociecha (M.Rompowski); 43:30 (1-3) M.Urbanowicz (B.Pociecha/Kowaloska);

Formazione Italia

Portieri: A.Caffi (M.Valle Da Rin)

Difensori: A.Hofer-C.Willeit; L.Casetti-S.Marchetti; A.Sullman-D.Glira; E.Miglioranzi-A.Schina;

Attaccanti: L.Frigo-E.Caletti-T.Goi; M.Borghi-S.Kostner-V.Schweitzer; A.Frei-R.Andergassen-D.Deanesi; M.Sullman-P.Nicolao-T.Migliore;

Coaching Staff: I.Zanatta, S.Mair e R.Scelfo;

 

Formazione Polonia

Portieri: P.Orobny (O.Raszka);

Difensori: B.Pociecha-M.Rompkowski; M.Kotlorz-P.Noworyta; K.Gorny-M.Bryk; M.Kruczek-J.Wanacki;

Attaccanti: M.Urbanowicz-G.Pasiut-S.Kawalowka; D.Kapica-M.Kolusz-K.Dziubinski; K.Guzik-M.Stryzowki-R.Galant; K.Kalinowski-D.Majoch-M.Bepierszcz;

Allenatore: Jacek Platcha;

 

 

 

Come annunciato per questa seconda sfida contro la Polonia, l’Italia si presenta con qualche cambiamento. Caffi è il portiere titolare con Da Rin come back-up. Rispetto alla gara precedente ci sono sul ghiaccio Andrea Schina, Rafael Andergassen, Danny Deanesi, Peter Sullmann, Marcello Borghi e Viktor Schweitzer. Una squadra, quindi, molto giovane capitanata per l’occasione da Edoardo Caletti che funge da centro della prima linea con Frigo e Goi.  

Inizio molto più equilibrato rispetto a quello di 24 ore fa, quando la Polonia mise subito alle strette la difesa italiana, che anche in questo caso però, dopo aver superato senza grossi problemi una prima inferiorità, deve subire la rete polacca. Pociecha supera Caffi con un disco dalla distanza senza molte pretese. I pericoli per Orobny arrivano dalla distanza con i tiri di Schina e Frigo. Proprio da un tiro di Frigo, l’estremo polacco non ferma del tutto disco lasciando la porta spalancata per il tocco vincente di Caletti: 1-1 . La reazione dei biancorossi non tarda a materializzarsi e Caffi ferma fra palo e gambale il doppio tentativo di Urbanowicz. L’Italia si difende con ordine cercando di aggirare la pressione polacca in contropiede, ma ci pensa Glira con un diagonale nello slot a mettere un qualche timore alla difesa avversaria che si salva per un uomo in area. Ancora bene Caffi sul tiro di Kalinowski dalla media distanza, con il portiere di casa che ci mette la pinza e sventa la minaccia. Il primo parziale termina così in parità sul punteggio di 1-1 e con l’Italia che inizia il periodo centrale con l’uomo in più sul ghiaccio per un fallo di Dziubinski nel finale.

Ad inizio di seconda frazione succede poco o nulla anche se l’Italia sembra più libera mentalmente gioca anche in scioltezza quando c’è da attaccare, tanto che un diagonale di Frei fa gridare al gol dopo aver fatto risuonare la traversa e toccato l’estremo polacco che riesce poi a salvare tutto buttandosi sopra il disco. Al settimo gli azzurri giocano nuovamente in power play, con Simon Kostner che incrocia coi tempi giusti ma trova lo scudo di Orobny pe la deviazione decisiva. Caffi ferma in doppio intervento un tiro in mischia di Guzik ma gli Azzurri continuano a pattinare senza remore, tanto che arriva una carica pesate di Schweitzer leva dalla pista Noworyta, ma sulla superiorità polacca ci pensa Pociecha a riportare avanti gli ospiti con un preciso quanto potente disco dalla blu su cui l’estremo italiano appare coperto per intervenire in modo efficace. La partita resta piacevole, Caletti saggia i gambali di Orobny con un insidioso disco in diagonale e Galant non trova di un soffio il tocco vincente a pochi passi da Caffi. Si va al secondo riposo con la Polonia in vantaggio per 2-1. Da segnalare anche i 10’ disciplinari per Viktor Schweitzer per una carica alla testa.

Il primo squillo del terzo drittel arriva dopo 95 secondi ad opera di Guzik ma Caffi para bene al corpo, mentre poco dopo è Bepierszcz a farsi molto pericoloso su un rebound ma Caffi è ancora bravo. Non può nulla però il portiere del Milano al 43.30, su un altro rimbalzo concretizzato dallo slot da Urbanowicz su tiro di Pociecha, ed ecco servito il 3 a 1 polacco. Gli azzurri provano a reagire e si fanno vedere nei minuti seguenti, ma Orobny è bravissimo sull’1 contro 0 di Goi al 46.52 a salvare il doppio vantaggio baltico. Al 50.16 due minuti di penalità allo stesso Goi costano all’Italia un’inferiorità numerica che i polacchi provano a sfruttare con Kolusz e  Pociecha ma la difesa azzurra regge bene, quindi è ancora Goi a lanciarsi in contropiede solitario dopo l’uscita dalla panca puniti ma Orobny vince ancora il duello diretto. Minuto 54.10 e pericoloso tiro ravvicinato di Kalinowski che termina sull’esterno della rete, quindi sul ribaltamento di fronte è Hofer a sfiorare il gol con una conclusione dalla media distanza, imitato qualche istante dopo dal polacco Rompkowski, sul quale si disimpegna Caffi. Gli ultimi giri di lancette vedono l’Italia provare a spingere per trovare quantomeno il gol dell’orgoglio, ma nonostante il doppio uomo di movimento in più (power play e porta vuota) Orobny è molto bravo a resistere e permettere così alla Polonia di vincere per 3 a 1 anche la seconda amichevole contro gli azzurri. Arriva dunque un’altra sconfitta per gli azzurri, che hanno comunque dimostrato voglia e impegno di proseguire il lavoro di crescita avviato dal nuovo staff tecnico che ha dato spazio a molti giovani. A fine partita comunque grande entusiasmo con il pubblico dell’Agorà che ha applaudito l’Italia, certificando il successo di queste due amichevoli di fronte al caldo pubblico meneghino.

Ivano Zanatta: “Sono molto soddisfatto della gara di questa sera. La squadra ha fatto il possibile. Stiamo provando più giocatori per avere l’esatto quadro di quelli che si possono esprimersi ad un certo livello. Dopo l’EIHC in Ungheria e le due amichevoli di Milano ed i rispettivi ritiri, abbiamo provato complessivamente 60 giocatori. Uno sforzo notevole per non lasciare nulla al caso.”

Stefan Mair: “Ora è il momento di tirare le somme. Per il prossimo impegno della Nazionale a Vienna a febbraio contro nazioni della Top Division come Austria, Slovacchia e Slovenia, cercheremo di convocare un roster molto simile a quello che poi andrà a giocare in Polonia i prossimi Mondiali.”

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