Mondiali: l’Italia lotta fino all’ultimo ma è Danimarca

 

Un’indomita Italia lotta con tanta grinta per oltre 57’ contro la Danimarca ma sono gli ultimissimi minuti a decidere il match in favore degli avversari che approfittano di un powerplay e di un autogoal per portare a casa la partita. La Danimarca vince per 2-0 e condanna l’Italia all’ultimo posto del Girone A di Colonia. Cala così il sipario sul torneo degli Azzurri che chiudono con un punto ottenuto nella gara d’esordio contro la Slovacchia. L’Italia è rimasta, comunque, in corsa per una salvezza fino alla settima ed ultima gara e costringendo allo 0-0 i quotati avversari danesi fino agli episodi decisivi degli ultimi minuti. Ma nonostante il risultato complessivo, la Nazionale non cancella quanto di buono ha fatto vedere e potrà ripartire considerando anche i tanti esordienti in una squadra molto giovane che ha avuto la possibilità di saggiare il ghiaccio dell’elite Mondiale. Per il 2018 sarà Divisione I – Gruppo A con Polonia, Slovenia (retrocessa dal Girone di Parigi), Ungheria, Kazakistan e Gran Bretagna (vincitore della Divisione I – Gruppo B) in luogo da definire (Aprile 2018 ).

Ultima gara dell’Italia per sperare ancora in una salvezza. L’Italia ritrova Giulio Scandella che viene inserito in prima linea con Insam ed Andergassen mentre in seconda linea Morini gioca con Diego e Simon Kostner. La difesa vede Andreas Bernard in porta per la quinta partita del goalie azzurro. Assenti gli infortunati Frank e Frigo. La Danimarca è reduce dalla sconfitta per 4-2 contro la Svezia giocata domenica sera. In porta sempre Sebastian Dahm mentre la formazione biancorossa può contare sull’ala dei Winnipegs Jets, Nikolaj Ehlers, unico rappresentante al Mondiale dei giocatori danesi (attivi) in NHL.

L’inizio della gara è giocata a viso aperto da entrambe le squadre con un ritmo molto intenso che contraddistinguerà tutto il primo tempo. L’Italia, dopo aver portato un paio di volte il disco in attacco, subisce la prima vera iniziativa degli avversari prima del 4’. Il talento della NHL, Nikolaj Ehlers, detta i tempi della formazione danese e da lui partono tutte le azioni pericolose. In questo frangente taglia con un bel passaggio tutta la difesa italiana per pescare l’accorrente Matis Lassen che manda il disco di poco fuori. Ma l’Italia pattina tanto ed all’unisono e cerca di costruire le sue azioni. Poco dopo Simon Kostner si rende pericoloso per una gara che rimane molto combattuta su ogni disco. L’occasione più netta dei danesi arriva al 6’. Morten Madsen riceve un passaggio smarcante da dietro porta: il tiro dell’attaccante trasforma il puck in una pallina da flipper. Ne viene fuori una carambola incredibile che colpisce anche la spalla di Egger, il casco di Andreas Benrad, prima di stamparsi sul palo interno e poi lambendo la linea di porta prima che Stefano Marchetti ripulisca lo slot. Subito dopo gli Azzurri usufruiscono di un powerplay (per troppi uomini in pista dei nordici) ma non viene fuori molto dalla superiorità azzurra. Con il passare dei minuti la gara s’infiamma ulteriormente con una buona Italia che costruisce delle efficaci trame offensive. Ehlers ci prova due volte con soluzioni di potenza e personali. Andreas Bernard ferma con il gambale il forte attaccante avversario mentre Helfer usa mestiere ed esperienza per impedire il tocco finale al giocatore danese. Gli ultimi minuti sono arrembanti da una parte e dall’altra con molta continuità e con una Danimarca che si guadagna una superiorità che permette ai biancorossi di giocare gli ultimi 29 secondi del tempo in superiorità per una penalità contro Andergassen. Ma il tempo si chiude sullo 0-0.

La Danimarca spinge nei primi minuti del tempo centrale giocando anche in superiorità. L’Italia fatica un po’ a trovare la via per liberarsi dalla pressione dei danesi che vogliono la rete ma la difesa azzurra è encomiabile nel bloccare le iniziative degli avversari. Intorno al 25’ l’Italia si rivede con Diego Kostner e poi con Morini. Ma l’iniziativa pende sempre dalla parte dei danesi che continuano il loro gioco in attacco ma che risultata anche un po’ prevedibile ma sempre costante nel ritmo e nell’intensità. Al 29’ Jakobsen è completamente libero sulla destra di Bernard ma il disco è fermato dalla difesa azzurra. A metà gara permane, tuttavia, lo 0-0. Un errore di Scandella produce un’azione pericolosa danese ma poi lo stesso Scandella va a riprendersi il disco, si fa tutta la pista e poi riesce a piazzare un disco per Andergassen che non ha la potenza necessaria per superare l’estremo danese nell’occasione più nitida del tempo per gli Azzurri. Al 32’ la gara si elettrizza ulteriormente. La spinta danese non è più così continua mentre l’Italia inizia a far girare il disco a dovere.  Il gioco va via velocissimo e senza interruzioni. Lauridsen ha un disco molto favorevole ma il suo tiro è debole nonostante la buona posizione. L’Italia riesce a sfruttare più break nel finale di periodo per un altro tempo senza reti e con i danesi un po’ nervosi per la mancanza di marcature.

Ancora una volta la Danimarca cerca di trovare il goal ma con meno efficacia che non nel tempo precedente. Andreas Bernard è più sicuro che mai e stronca ogni iniziativa avversaria. Il gioco è molto permissivo con gli arbitri che non fischiano più nulla. Il risultato che viene fuori è una gara molto emozionante e con ogni disco, da una parte e dall’altra, che diventa “pesantissimo”. L’Italia comunque c’è. Insam e Scandella producono una buona azione ma Haardt ci mette il corpo e blocca l’azione azzurra.  Al 50’ prima Poulsen su rimbalzo non riesce ad inquadrare la porta mentre Goi e Michele Marchetti portano lo scompiglio nella difesa danese ma Dahm si salva. Matthias Baum riesce ad aggirare Bernard ma poi non perde contatto con il disco. Come sempre si arriva nei minuti finali che non portano decisamente bene ai colori azzurri in questo Mondiale. Thomas Larkin è punito eccessivamente per un contrasto dietro porta e senza disco. Il powerplay danese ci mette solo 25’’ per realizzare la rete del vantaggio, grazie anche ad un rimbalzo fortunato, con una combinazione al volo Jakobensen, Storm e con il goal di Hardt (57.36). L’ Italia ci crede ancora e toglie il portiere per un giocatore di movimento in più. Ma un disco nelle retrovie è toccato da un difensore azzurro che incespica al momento del controllo disco con questo che entra nella porta sguarnita. Un risultato severo, troppo severo, per quanto visto ma alla fine la Danimarca vince per 2-0 e condanna l’Italia alla retrocessione.

Stefan Mair, allenatore della Nazionale:”Devo fare i complimenti ai ragazzi per l’impegno, la dedizione e la disponibilità a mettersi in gioco e seguire anche un metodo ed un’impostazione non solo ai Mondiali ma anche per tutto l’arco della lunga preparazione. Hanno giocato fino all’ultimo con tanta passione. Abbiamo preso pochissime penalità per la durata del torneo, cosa molto rara per una formazione italiana segno che abbiamo pattinato tantissimo. Avremmo sicuramente dovuto osare di più contro la Slovacchia per come si era messa la gara. Ma nessuno deve criticare i ragazzi per quanto fatto e per questo risultato. Certo a posteriori, devo dire che la fortuna non ci ha mai aiutato nelle singole partite. Abbiamo ricevuto i sinceri complimenti di molti degli allenatori avversari che abbiamo incontrato sul nostro percorso.”

Armin Helfer, difensore della Nazionale: “Ancora una volta non abbiamo resistito nei minuti finali. Purtroppo non siamo riusciti a segnare. Ora che il Mondiale è finito si possono e si potranno dire tante cose sul perchè e sul per come. Siamo rimasti in gara contro gli avversari contro cui potevamo giocare alla pari. Posso solo dire che abbiamo sbagliato approccio contro la Germania, a mio avviso, ma per il resto abbiamo fatto tutto quello che era nel nostro potenziale. Ma di certo ognuno di noi deve essere fiero di quanto ha fatto e dimostrato con impegno e tanta grinta.” 

Tommaso Teofoli, responsabile del settore hockey: “Faccio i miei complimenti personali ai giocatori, all’allenatore ed al coaching staff al completo. Si sono impegnati con tantissimo ardore e grinta. Se pensiamo a tutti gli esordienti ed alla composizione giovane della squadra, posso dire che il team ha giocato alla pari contro avversari di medio-alto livello dimostrando che il nostro hockey non è lontano da quelle compagini.”

Danimarca – Italia 2:0 (0:0/0:0/2:0)

Marcatori: 57:36 (1:0) Nichlas Hardt (Frederik Storm/Julian Jakobsen) in sup.num.; 58:47 (2:0) Peter Regin a porta vuota;

Formazione Danimarca: Sebastian Dahm 60:00 (Geroge Soresen); Jesper Jensen – Nicholas Jensen; Markus Lauridsen – Emil Kristensen; Oliver Lauridsen – Mattias Lassen; Philipp Bruggisser; Nikolaj Ehlers – Morten Madsen – Peter Regin; Frederik Storm – Julian Jakobsen – Nichlas Hardt; Mads Christensen – Morten Green – Morten Poulsen; Steffen Klarksov; Mikkel Aagaard; Mathias Bau; Patrick Russell; Allenatore: Jan Karlsson;

Formazione Italia: Andreas Bernard 58:47 (Frederic Cloutier); Thomas Larkin – Luca Zanatta; Armin Hofer – Armin Helfer; Alexander Egger – Stefano Marchetti; Enrico Miglioranzi – Daniel Glira; Marco Insam – Giulio Scandella – Raphael Andergassen; Giovanni Morini – Diego Kostner – Simon Kostner; Anton Bernard – Markus Gander – Tommaso Traversa; Tommaso Goi – Alex Lambacher – Michele Marchetti; Allenatore: Stefan Mair;

Tiri in porta: Danimarca 38 (10/12/16) – Italia 16 (4/6/6)

Penalità: Danimarca 1×2’ – Italia 2×2’;

A fine partita sono stati premiati come giocatori per il torneo per l’Italia: Andreas Bernard, Larkin e Morini. 

Le foto sono di Carola Semino 

L’MVP della gara è stato Armin Helfer. 

Calendario – Risultati e Classifica – Girone A – Mondiali IIHF 2017 – Colonia – Lanxess Arena – Preliminary Round

Venerdì 5 maggio
Svezia – Russia 1:2 d.t.r. (1:0/0:0/0:1/0:0/0:1) (18.357 spett.)
Stati Uniti – Germania 1:2 (0:1/0:0/1:1) (18.688 spett.)

Sabato 6 maggio
Lettonia – Danimarca 3:0 (0:0/1:0/2:0) (13.453 spett.)

Slovacchia – Italia 3:2 d.t.s. (1:0/0:1/1:1/1:0) (12.229 spett.)
Marcatori: 06:58 (1:0) Michel Miklik (Adam Janosik/Peter Ceresenak); 35:06 (1:1) Giovanni Morini (Luca Frigo); 42:41 (1:2) Luca Frigo (Giulio Scandella); 58:56 (2:2) Libor Hudaceck con l’extra attacker (Michel Miklik/Michal Sersen); 62:45 (3:2) Peter Ceresnak (Mario Bliznak/David Skokan);

Germania – Svezia 2:7 (18.673 spett.)

Domenica 7 maggio
Italia – Russia 1:10 (0:2/1:3/0:5) (spett. 10.893)
Marcatori: 09:35 (0:1) Sergei Andronov (Alexander Barabanov/Vadislav Gavrikov); 18:59 (0:2) Yevgeni Dadonov in sup.num. (Artemi Panarin/Vadim Shipachyov); 23:40 (1:2) Tommaso Traversa (Anton Bernard/Armin Helfer); 24:51 (1:3) Nikita Kucherov in sup.num. (Vladislav Namestnikov/Nikita Gusev); 35:04 (1:4) Vladislav Namestnikov (Nikita Kucherov); 36:21 (1:5) Artemi Panarin in sup.num. (Sergei Mozyakin/Vadim Shipachyov); 43:39 (1-6) Sergei Plotnikov (Nikita Kucherov/Vladislav Namestnikov); 45:29 (1-7) Sergei Mozyakin in sup.num. (Vadim Shipachyov/Artemi Panarin); 45:48 (1-8) Vladislav Namestnikov (Nikita Kucherov/Nikita Gusev); 50:21 (1-9) Artemi Panarin in sup.num. (Sergei Mozyakin/Vadim Shipachyov); 58:54 (1-10) Sergei Andronov (Alexander Barabanov/Ivan Provorov);

Stati Uniti – Danimarca 7:2 (3:1/3:1/1:0) (8764 spett.)
Lettonia – Slovacchia 3:1 (1:0/1:0/1:1) (8149 spett.)

Lunedì 8 maggio
Germania – Russia 3:6 (0:3/0:2/3:1) (18.734 spett.)
Stati Uniti – Svezia 4:3 (2:3/2:3/1:0) (18.398 spett.)

Martedì 9 maggio
Italia – Lettonia 1:2 (1:1/0:0/0:1) (6332 spett.)
Marcatori: 03:38 (1:0) Marco Insam (Tommaso Traversa); 12:09 (1:1) Andris Dzerins (Guntis Galvins/Kaspars Daugavins) in sup.num.; 58:41 (1:2) Andris Dzersins (Roberts Bukarts);

Slovacchia – Danimarca 4:3 d.t.r. (0:1/0:2/3:0/0:0/0:1) (4544 spett.)

Mercoledì 10 maggio
Stati Uniti – Italia 3:0 (1:0/2:0/0:0) (7168 spett.)
Marcatori: 05:17 (1:0) Brock Nelson; 25:53 (2:0) Brock Nelson (Dylan Larkin) in inf.num.; 27:47 (3:0) Anders Lee (Johnny Gaudreau/Dylan Larkin);

Slovacchia – Germania 3:4 d.t.r. (1:0/1:2/0:0/0:0/0:1) (17.647 spett.)

Giovedì 11 maggio
Russia – Danimarca 3:0 (0:0/3:0/0:0) (6932 spett.)
Svezia – Lettonia 2:0 (1:0/0:0/1:0) (8276 spett.)

Venerdì 12 maggio
Svezia – Italia 8:1 (2:0/1:1/5:0) (10.878 spett.)
Marcatori: 03:24 (1:0) Viktor Rask (Elias Lindholm); 08:34 (2:0) Philp Holm (William Nylander/Jonas Brodin); 23:50 (2-1) Giovanni Morini (Giulio Scandella/Marco Insam) in sup.num.; 29:52 (3:1) Jonas Brodin (Philp Holm); 40:41 (4:1) Elias Lindholm (Gabriel Landeskog/Anton Stralman); 50:09 (5:1) Linus Omark (Carl Soderberg/Alexander Edler); 54:53 (6:1) Carl Klinberg (Joakim Nordstrom); 56:51 (7:1) Joel Eirksson Ek (William Nylander); 58:25 (8:1) John Klingberg (Philp Holm/Willima Nylander);

Danimarca – Germania 3:2 d.t.s. (2:2/0:0/0:0/1:0) (18.629 spett.)

Sabato 13 maggio
Lettonia – Stati Uniti 3:5 (1:0/2:3/0:2) (17.936 spett.)
Russia – Slovacchia 6:0 (3:0/2:0/1:0) (18.591 spett.)

Italia – Germania 1:4 (1:2/0:2/0:0) (18.712 spett.)
Marcatori: 03:34 (0:1) Christian Ehrhoff (Leon Draisatl); 04:21 (1:1) Michele Marchetti (Simon Kostner/Stefano Marchetti); 18:16 (1:2) Matthias Plachta (Dennis Seidenberg/Domink Kahun); 22:46 (1:3) Yannic Seidenberg (Frank Hordler); 26:00 (1:4) Dominik Kahun (Yannic Seidenberg);

Domenica 14 maggio
Slovacchia – Stati Uniti 1:6 (0:1/1:3/0:2) (13.267 spett.)
Danimarca – Svezia 2:4 (0:1/0:2/2:1) (10.544 spett.)

Lunedì 15 maggio
Danimarca – Italia 2:0 (0:0/0:0/2:0)
ore 20:15 Russia – Lettonia

Martedì 16 maggio
ore 12:15 Svezia -Slovacchia
ore 16:15 Russia – Stati Uniti
ore 20:15 Germania – Lettonia

Classifica Preliminary Round 

R Team GP W OTW OTL L GF:GA PTS
Group A
1 USA 6 5 0 0 1 26:11 15
2 RUS 5 4 1 0 0 27:5 14
3 SWE 6 4 0 1 1 25:11 13
4 LAT 5 3 0 0 2 11:9 9
5 GER 6 2 1 1 2 16:20 9
6 DEN 7 1 2 0 4 13:22 7
7 SVK 6 0 1 2 3 10:24 4
8 ITA 7 0 0 1 6 6:32 1

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