Wheelchair curling, la Nazionale in raduno a Cembra

Il ghiaccio di Cembra si conferma un punto di riferimento per il curling azzurro. Così come le Nazionali olimpiche anche quella paralimpica di wheelchair curling si radunerà nella località trentina, dal 18 al 20 dicembre. Agli ordini di Chiara Olivieri e del suo aiuto allenatore Roberto Maino ci saranno Angela Menardi (Curling Club), Giuliana Turra (Disval), Fabrizio Bich (Disval), Paolo Ioriatti (Albatros Trento), Egidio Marchese (Disval), Matteo Ronzani (Curling Club Claut) ed Emanuele Spelorzi (Disval).

Forfait, invece, per motivi di salute per Orietta Bertò (Albatros Trento), positiva al Covid-19. “Dispiace non esserci, ma torno presto a dare il mio contribuito alla nostra squadra“, ha fatto sapere la giocatrice trentina.

Egidio Marchese, uno dei veterani del gruppo azzurro, non vede l’ora di ripartire sul ghiaccio: “A novembre ho dovuto fermarmi anch’io per il Covid-19, poi dopo due settimane per fortuna ne sono uscito e ho ripreso con gli allenamenti nei raduni che ci sono stati ai palazzetti di Pinerolo e Torino. Quest’ultimo è migliorato parecchio ed è molto bello avere a disposizione un altro campo con un ghiaccio di ottima qualità“.

Il calendario resta un punto interrogativo, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, ma al momento l’appuntamento principale restano i Mondiali del Gruppo B della prossima primavera, in programma dal 10 al 15 aprile a Lohja (Finlandia). Marchese ci pensa già: “In questi tre giorni sarà importante lavorare sull’intesa di squadra, che nel curling è il 50% del gioco. Un gruppo ben amalgamato, infatti, può puntare in alto e può superare questo scoglio che negli ultimi anni è sembrato insuperabile, ovvero di piazzarsi tra le prime tre e guadagnarsi un posto ai Mondiali del Gruppo A“.

Soltanto così, infatti, l’Italia potrà entrare in gioco per volare a Pechino, così da tornare alla Paralimpiade a distanza di 12 anni dall’ultima volta (Vancouver 2010): “Dodici anni senza Giochi sono già tantissimi. Siamo entrati in questo tunnel e ora dobbiamo uscirne perché più volte ci siamo andati vicini nelle ultime stagioni. Abbiamo tanta voglia di riuscirci e la qualificazione sarebbe senza dubbio il miglior omaggio possibile per un pioniere come Andrea Tabanelli, che ci ha lasciato poco tempo fa».

E un’altra buona notizia per tutto il movimento del wheelchair curling internazionale è l’inserimento del mixed doubles nel programma delle Paralimpiadi, a partire dall’edizione di Milano Cortina 2026. Un’occasione da medaglia in più da non perdere.

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